Il Settecento – L'autore: Cesare Beccaria

le parole chiave

LAICIZZAZIONE

L’obiettivo del trattato di Beccaria è una revisione del codice di diritto penale su basi laiche, cioè svincolate dall’influenza religiosa. Il diritto penale deve infatti occuparsi di reati, mentre la religione deve riguardare i peccati. I due piani, secondo l’autore, devono rimanere nettamente separati. Il diritto, infatti, non può basarsi su interpretazioni arbitrarie o su antiche superstizioni di natura religiosa, ma deve fornire leggi certe e valide per tutti.

PROPORZIONE

Il concetto di proporzionalità è alla base dell’impianto teorico dell’opera di Beccaria. Partendo da un principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, ciascuna pena deve essere proporzionale al reato commesso. Ciò significa che quanto più il reato è grave, tanto più la pena inflitta sarà dura. Quest’ultima, tuttavia, non può superare certi limiti, altrimenti perderebbe la sua utilità nei confronti della società e farebbe crollare il sistema stesso della proporzionalità. Per garantire l’applicazione di tale sistema i reati devono essere classificati in base a criteri razionali, e cioè a seconda di quanto sono dannosi per la società.

PREVENZIONE

Il codice penale deve avere come obiettivo principale la prevenzione dei reati, cioè impedire al cittadino colpevole di commetterne altri a danno della società e distogliere gli altri cittadini dal commettere tale reato. La prevenzione si ottiene con leggi chiare e uguali per tutti, nonché con una punizione rapida e proporzionale al delitto. Tuttavia, l’educazione e la diffusione del sapere rivestono un ruolo fondamentale, perché sono strumenti in grado di insegnare il controllo degli istinti e delle pulsioni umane.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento