APPROFONDIMENTO - RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE SI PUÒ!

io APPROFONDIMENTO Ridurre lo spreco alimentare si può! Credendo quasi che fosse un sogno, [Pinocchio] si rigirava quest uovo fra le mani, e lo toccava e lo baciava, e baciandolo diceva: E ora come dovrò cuocerlo? Ne farò una frittata!... No, è meglio cuocerlo nel piatto!... O non sarebbe più saporito se lo friggessi in padella? O se invece lo cuocessi a uso uovo a bere? No, la più lesta di tutte è di cuocerlo nel piatto o nel tegamino: ho troppo voglia di mangiarmelo! Detto fatto, pose un tegamino sopra un caldano pieno di brace accesa: messe nel tegamino, invece d olio o di burro, un po d acqua: e quando l acqua principiò a fumare, tac!... spezzò il guscio dell uovo, e fece l atto di scodellarvelo dentro. Ma invece della chiara e del torlo scappò fuori un pulcino tutto allegro e complimentoso, il quale facendo una bella riverenza disse: Mille grazie, signor Pinocchio, d avermi risparmiata la fatica di rompere il guscio! Arrivedella, stia bene e tanti saluti a casa! Ciò detto, distese le ali, e, in lata la nestra che era aperta, se ne volò via a perdita d occhio. (C. Collodi, Le avventure di Pinocchio, Giunti 2018) «O h! che brutta malattia che è la fame! ripete disperato Pinocchio dopo che il pulcino è volato via dalla nestra. Il romanzo di Collodi, pubblicato fra il 1881 e il 1883, ri ette l immagine di un Italia in cui soffrire la fame era ancora un problema diffuso. Oggi, in tutto il mondo occidentale, conviviamo con un problema di segno opposto: lo spreco alimentare. Si tratta di uno dei paradossi più vergognosi della nostra società, se consideriamo che nel mondo più di 820 milioni di persone (sì, più di 820 milioni!) soffrono la fame cronica, cioè non hanno la possibilità di consumare regolarmente una quantità di cibo suf ciente per condurre una vita sana. In Italia, mediamente una famiglia butta nella spazzatura circa 2,5 kg di cibo ogni mese, pari a un valore di circa 30 euro. Molti pensano che gli sprechi maggiori si veri chino nelle strutture pubbliche (mense scolastiche, uf ci, ospedali ecc.), ma si tratta di una convinzione errata: le famiglie sono responsabili per l 80% circa del cibo buttato. Come possiamo ridurre questo spreco che danneggia noi stessi, gli altri e il Pianeta? Prendiamo in prestito alcune delle regole suggerite dal professor Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e promotore della campagna di sensibilizzazione Spreco Zero . Acquistare solo ciò che ci serve, facendo una lista precisa. Preferire alimenti locali e di stagione. Leggere e capire bene etichette e scadenze. Usare frigo, freezer e dispensa per conservare gli alimenti, senza stiparli alla rinfusa. Cucinare quanto basta, ma se avanza qualcosa condividere o riciclare il giorno dopo. Al ristorante chiedere di riportare a casa ciò che non viene mangiato. Visita il sito www.lastminutemarket.it per scoprire le diverse iniziative di questa associazione e altre regole anti-spreco . Trascrivi le più interessanti e prova a impegnarti insieme alla tua famiglia per queste regole almeno per 4 settimane consecutive. 33

Io, noi, il mondo
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Corso di Educazione civica