GEOPATRIMONIO - LA PIANA DELLE PIRAMIDI

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LA PIANA DELLE PIRAMIDI

  la motivazione:


“Uno dei più importanti monumenti della storia dell’umanità“

La città dei morti

La “piana delle piramidi” si trova nei pressi di Giza, alla periferia occidentale del Cairo. Vi sorgono le più famose piramidi dell’Antico Egitto – quelle di Cheope, di Chefren e di Micerino – oltre alla Sfinge, a templi funerari e sepolture di varie epoche. Nel suo insieme questo straordinario complesso di edifici costituiva la necropoli (cioè la città dei morti) di Menfi, capitale del Regno d’Egitto dal 2700 al 2200 a.C.

La Piramide di Cheope

La Piramide di Cheope è la più antica e la più alta delle piramidi della necropoli di Giza. Costruita intorno al 2560 a.C., è incredibilmente giunta integra fino ai giorni nostri. Come tutte le piramidi egizie, è un monumento funerario destinato a ospitare la tomba del sovrano, in questo caso il faraone Cheope. Nelle tre piramidi più piccole, dette piramidi secondarie, furono invece sepolte le tre regine, mogli di Cheope.

Un miracolo architettonico

La realizzazione di strutture architettoniche di questa imponenza non smette di sorprendere ancora oggi. È difficile immaginare come sia stato possibile trasportare e sollevare più di 2 milioni di blocchi di pietra pesanti fino a 80 tonnellate ciascuno, l’equivalente di 15 elefanti africani adulti. Si stima che i lavori per completare la Piramide di Cheope siano durati oltre 20 anni.

La Grande Sfinge

La Sfinge è una figura mitologica con la testa di uomo e il corpo di leone. Nell’Antico Egitto le sfingi collocate vicino alle piramidi, come la Grande Sfinge nel sito di Giza, avevano una funzione protettiva. Molti faraoni vollero che la sfinge avesse il proprio volto, così da sottolineare la natura straordinaria del loro potere.

RAGIONIAMO
  SULLE MINACCE
  • All’interno della Piramide di Cheope non sono stati ritrovati né la cassa contenente il corpo del faraone, né il corredo funerario, cioè l’insieme degli oggetti che, secondo le credenze dell’Antico Egitto, erano utili per accompagnare il defunto nel suo viaggio ultraterreno. Questo perché le sepolture egizie sono state saccheggiate dai cosiddetti “tombaroli” già nell’antichità.
  • I tombaroli effettuano abusivamente ricerche e scavi al fine di sottrarre oggetti preziosi e venderli a collezionisti. Questa pratica illegale è ancora molto diffusa in Egitto e costituisce una grave minaccia per la conservazione di questo Patrimonio dell’Umanità.

Geo2030 - volume 3
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