Cina

CINA

La Cina è il terzo Paese più grande del mondo, superata solo dalla Russia e dal Canada.

La Repubblica Popolare Cinese, chiamata dai cinesi Zhong Guo, cioè “Paese di Mezzo”, è il Paese che confina con il maggior numero di Stati in assoluto: ben quattordici. In senso orario, partendo da nord, sono Russia, Mongolia, Corea del Nord, Vietnam, Laos, Myanmar, India, Bhutan, Nepal, Pakistan, Afghanistan, Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan. A meno di un’ora di aereo, ci sono i porti e gli aeroporti della Corea del Sud, del Giappone e di Taiwan.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

A oriente, lunghi fiumi e pianure

La parte orientale del Paese è attraversata da grandi fiumi e si caratterizza per le fertili pianure e le coste popolose.

Il fiume più importante è il Chang Jiang (letteralmente “Fiume Lungo”, un tempo chiamato Yangtze Kiang e in Italia Fiume Azzurro), il più lungo fiume dell’Asia (5800 km) e il terzo del mondo. La sua abbondante portata d’acqua è fondamentale per la fertilità delle pianure che attraversa, ma molto irregolare. Lungo il corso del Chang Yiang, nel 2006, è stata completata la gigantesca diga delle Tre

Sul Monte Wutai sorgono i più antichi templi del buddismo cinese.

re capacità produttiva a livello mondiale, ma la sua costruzione è stata assai contestata dagli ambientalisti per il forte impatto ambientale.

Il secondo grande fiume è lo Huang He (5464 km); viene chiamato anche Fiume Giallo per il colore giallastro degli abbondanti sedimenti che raccoglie sugli altopiani e trascina con sé.

Altri fiumi, che nascono nelle regioni interne, vanno a sfociare a nord o si perdono in mezzo a bacini aridi, dove le acque filtrano nel sottosuolo e formano preziose riserve raggiungibili con profondi pozzi.

A occidente, alte montagne e altopiani

La parte occidentale della Cina, più vasta di quella orientale, è invece un susseguirsi di altissime e impervie catene montuose, altopiani aridi e desertici, bacini chiusi e steppe. Le cime più alte sono gli “ottomila” della catena himalayana, fra cui l’Everest, il monte più alto del mondo (8844 m), che i cinesi chiamano “Madre dell’Universo”.

A nord la catena è affiancata, a quote di 4000-5000 m, dall’altopiano del Tibet, quattro volte più esteso dell’Italia. Quattro dei più importanti fiumi asiatici hanno origine da questo altopiano: il Chang Jiang, l’Indo, il Brahmaputra e il Mekong.

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LA STORIA 

XVII-X sec. a.C.

La dinastia Shang governa il primo Stato cinese di cui si hanno testimonianze scritte.


II sec. a.C.-II sec. d.C.

Con la dinastia Han si inaugura la prima “età dell’oro” dell’Impero cinese, con un’importante fioritura economica, tecnologica, culturale e artistica. Inizia la costruzione della Grande Muraglia e si diffondono il Confucianesimo e il Buddismo.


1271-1368

I mongoli invadono la Cina e fondano la dinastia Yuan, il cui primo sovrano fu Kublai Khan. Marco Polo e altri viaggiatori europei visitano la Cina.


XIX sec.

Le potenze coloniali europee ottengono in concessione porti commerciali sulla costa cinese e impongono all’Impero trattati commerciali sfavorevoli.


1912

L’ultimo imperatore cinese abdica e viene proclamata la repubblica.


1931-1945

Il Giappone invade e occupa la Cina.


1949

Dopo anni di guerra civile, viene proclamata la Repubblica Popolare Cinese con a capo il leader comunista Mao Zedong.


2011

La Cina supera il Giappone e diventa la seconda potenza economica mondiale.


2015

Il Governo cinese annuncia la fine della “politica del figlio unico”, in vigore dal 1980 per limitare la crescita demografica.

LA POPOLAZIONE

La popolazione cinese è la più numerosa del mondo: 18 persone su 100 che vivono sul pianeta sono cinesi. Gli abitanti si concentrano nelle fertili regioni orientali e costiere, dove il tasso di urbanizzazione è in forte aumento.

Ordinamento dello Stato: repubblica popolare

La Repubblica Popolare Cinese nacque nel 1949 con la fine della guerra civile e la vittoria dei comunisti di Mao Zedong sui nazionalisti del generale Chiang Kai-shek, che si rifugiarono sull’isola di Taiwan dando a loro volta vita alla Repubblica della Cina Nazionale (Geo Storia, p. 189).

Oggi la Cina è ancora formalmente uno Stato socialista che riconosce al Partito Comunista Cinese un ruolo guida, ma negli ultimi anni sono state apportate modifiche alla Costituzione che hanno aperto al libero mercato rinunciando in parte alla pianificazione statale dell’economia, e hanno introdotto il diritto alla proprietà privata. A tale apertura sul piano economico non corrisponde però il pieno riconoscimento di diritti civili e politici (Geo Oggi, p. 192).

Province, regioni autonome e municipalità, con la partecipazione dell’esercito, eleggono ogni cinque anni l’Assemblea nazionale, che a sua volta nomina il Presidente della Repubblica, il Primo Ministro e il Consiglio di Stato, al quale è affidato il governo del Paese.

Dalle campagne alle città

Le città cinesi sono in continua e vertiginosa espansione, poiché sempre più cinesi si spostano dalle campagne ai grandi centri urbani. Alcune città crescendo si sono fu se con altre, formando estesi agglomerati urbani. Quello della capitale Beijing (Pechino) conta circa 25 milioni di abitanti, così come quello di Guangzhou. Ancor più popolosa è però Shanghai, con quasi 35 milioni di abitanti nella sua area metropolitana. La “regina d’Oriente” ha più grattacieli di New York, negozi di lusso degni di quelli parigini, una Borsa valori d’importanza internazionale e uno dei porti più trafficati del mondo.

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BEIJING

1987IL PALAZZO DELLA CITTÀ PROIBITA DIVENTA PATRIMONIO UNESCO
16.800 KM2 estensione della CITTÀ
2022 OSPITA LE OLIMPIADI INVERNALI

Ateismo di Stato e cinese mandarino

Il regime comunista ha sempre scoraggiato ogni pratica religiosa e promosso invece l’ateismo, tanto che oltre il 60% della popolazione oggi si dichiara non credente. Del restante 40%, molti seguono il Confucianesimo o il Taoismo; inoltre ci sono 100 milioni di buddisti (principalmente nella regione autonoma del Tibet), 50 milioni di cristiani e circa 20 milioni di musulmani (concentrati nella regione occidentale dello Xinjiang).

Nella sua forma ufficiale, detta mandarino, il cinese è la lingua più diffusa sulla Terra. È la lingua ufficiale della Cina e di Taiwan, è parlata da consistenti minoranze in Indonesia, Malaysia, India e nei “quartieri cinesi” presenti nelle più grandi città del mondo. Nelle varie regioni si usano dialetti diversi, con differenze di pronuncia tali che chi parla un determinato dialetto può non essere in grado di capirne un altro. Per scrivere in cinese si utilizzano moltissimi ideogrammi, con segni che indicano un oggetto, un’idea, una qualità o un’azione.

Un nuovo benessere

Il recente benessere economico ha modificato la vita di gran parte dei cinesi (in particolare di quelli che vivono nelle città), che ora ha accesso a beni di consumo prima impensabili: frigoriferi, televisori, telefonini e computer hanno fatto il loro ingresso nella quotidianità, così come le automobili, comprese le auto di lusso.

Oggi la Cina vuole essere il centro economico e culturale del mondo, e sempre più spesso ci riesce, come dimostrano i grandi eventi mondiali organizzati nel Paese, per esempio le Olimpiadi di Pechino del 2008. Per molti aspetti la società cinese resta legata alla tradizione, mentre per altri si sta decisamente “modernizzando”.

La Cina, nonostante il Governo abbia rivisto alcuni aspetti dell’ideologia comunista, rimane un Paese autoritario: cerca di assecondare le nuove spinte sociali se possono facilitare la crescita economica e produttiva, ma più spesso vi si oppone quando si tratta di rivendicazioni di maggiori libertà civili e di espressione. Lo dimostra l’atteggiamento ambiguo tenuto nei confronti delle nuove tecnologie di comunicazione (Geo Oggi, p. 192).

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geoSTORIA

L’ALTRA CINA: TAIWAN

Oggi esistono due Paesi che si chiamano ufficialmente “Cina”, e tutti e due dichiarano di essere il “vero” Stato cinese. Sono la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica di Cina, conosciuta anche come Taiwan (nella foto, la capitale Taipei). Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Cina fu teatro di una guerra civile tra il Partito Comunista Cinese, guidato dal leader rivoluzionario Mao Zedong, e il Partito Nazionalista del generale Chiang Kai-shek. Nel 1949 il Partito Comunista prese il controllo del Paese e fu proclamata la Repubblica Popolare Cinese, di cui Mao Zedong fu il primo Presidente. Chiang Kai-shek e i suoi sostenitori si rifugiarono sull’isola di Taiwan e fondarono la Repubblica di Cina. La più grande e potente Repubblica Popolare avrebbe potuto sottomettere Taiwan, ma quest’ultima aveva il sostegno degli Stati Uniti, decisi a sfruttare Taiwan in funzione anticomunista.

Da allora i due Stati coesistono senza riconoscersi l’un l’altro, dichiarando di far parte di “una sola grande Cina”. Nel 2015 i Presidenti si sono incontrati per la prima volta, ma poiché nessuno dei due riconosceva l’autorità dell’altro, si sono chiamati “signore” e non “presidente”.

L’ECONOMIA

La Cina è ormai la seconda potenza economica mondiale, superata solo dagli Sati Uniti. Ma gli esperti prevedono che il sorpasso tra i due Paesi avverrà entro pochi anni.

Produzioni da primato

Il settore primario cinese è vario e ogni produzione è spinta al limite per poter nutrire oltre 1,3 miliardi di persone. Il Paese è ai primi posti nelle graduatorie delle maggiori produzioni alimentari, come frumento, riso, patate, patate dolci, frutta, arachidi e tè, e di altri prodotti agricoli come cotone, lino e tabacco.

Nell’allevamento è al primo posto per numero di capi suini, ovini, caprini, equini e volatili, così come per la carne, le uova e la pesca, con il 50% del totale mondiale di crostacei e molluschi. Quanto alle risorse del sottosuolo è al primo posto per l’estrazione di carbone, ferro, piombo, stagno, zinco e alluminio.

La maggiore economia industriale

Ogni anno entrano nel mondo del lavoro circa 10 milioni di giovani, pronti a lavorare per stipendi modesti. Questa manodopera a buon mercato assicura bassi costi alle industrie cinesi, che si moltiplicano e forniscono una grande quantità di beni per il consumo interno e per l’esportazione.

Il Paese è il primo produttore mondiale di molte materie di base (acciaio, ghisa, cemento, soda caustica, acido solforico, fertilizzanti) e di beni di consumo (frigoriferi, lavatrici, televisori, telefoni, pneumatici, biciclette), e sta sviluppando i settori ad alta tecnologia della microelettronica e dell’informatica. Anche capi d’abbigliamento, tessuti e giocattoli a basso prezzo sono fra i prodotti più esportati.

Geo2030 - volume 3
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