PORTOGALLO

PORTOGALLO

In posizione quasi isolata ai margini occidentali della Penisola Iberica, e quindi dell’Europa, il Portogallo confina solo con la Spagna, che lo circonda completamente a nord e a est, mentre a ovest e a sud si affaccia sull’Oceano Atlantico con oltre 800 chilometri di coste.

Il territorio e il clima

Il territorio portoghese occupa un’ampia fascia che corre da nord a sud lungo la costa dell’Oceano Atlantico, tagliata in due dal fiume Tago (Tejo in portoghese).

A nord del fiume il territorio è montuoso, ma con coste pianeggianti e sabbiose. Il clima è atlantico lungo la costa e nella parte più settentrionale, piovosa e coperta da fitte foreste, mentre è continentale nell’entroterra. A sud del fiume, invece, il territorio si fa più pianeggiante e il clima è di tipo mediterraneo, soprattutto nella regione più meridionale, l’Algarve, che ha coste perlopiù rocciose.

La storia e l’ordinamento politico

La storia del Portogallo ha una precisa data di inizio: il 1139, anno in cui un’armata cristiana guidata dal conte Alfonso Henriques sconfisse gli Arabi stanziati sul territorio portoghese e proclamò il Regno del Portogallo.

Nei secoli successivi la nazione si distinse sulla scena europea soprattutto per la politica di esplorazione e commercio marittimo, che ebbe come protagonisti figure del calibro di Vasco da Gama (1469-1524) e Ferdinando Magellano (1480-1521). Il Portogallo spartì con la Spagna gran parte dei territori e delle ricchezze dell’America Meridionale, acquisendo anche ricche terre in Asia.

Ma nel XIX secolo questi territori si resero indipendenti, gettando il Paese in una grave crisi. Il XX secolo fu caratterizzato dalla lunga dittatura di António de Oliveira Salazar, che durò dal 1932 al 1970; gli succedette Marcelo Caetano finché nel 1974 una rivolta, la cosiddetta Rivoluzione dei Garofani, ristabilì la democrazia.

Oggi il Portogallo è una repubblica parlamentare che fa parte dell’Unione Europea dal 1986.

La sovranità portoghese si estende sugli arcipelaghi atlantici di Madera (Madeira in portoghese) e delle Azzorre.

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geoPATRIMONIO

VALLE DEL DOURO

  Nel 1756 il marchese di Pombal, Primo Ministro del Regno del Portogallo, emanò un decreto che definiva i criteri di produzione del vino nella regione dell’Alto Douro. Si tratta di una sorta di anteprima delle moderne denominazioni di origine (DOC e DOCG in Italia). Il provvedimento segnò la fortuna del Porto, il vino liquoroso che viene prodotto nella regione nord-orientale del Portogallo, solcata dalla Valle del Douro.

Il fiume nasce in territorio spagnolo con il nome di Duero e sfocia nell’Oceano Atlantico bagnando la città di Porto. Il corso d’acqua ha scavato un profondo solco tra le montagne dell’entroterra, e sul terreno scistoso l’uomo ha costruito muretti e terrazzamenti su cui coltivare la vite (nella foto), creando un perfetto esempio di paesaggio culturale caratterizzato da molti elementi: le terrazze e i muretti, i poderi agricoli in cui si produce il vino (le quintas), le mulattiere che conducono alle vigne e le cantine stesse, oggi meta di turisti. Nel 2001 la valle è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

LA POPOLAZIONE

La popolazione vive soprattutto lungo la fascia costiera, dove si concentra la maggior parte delle città: l’entroterra è meno popolato e più rurale.

La presenza di immigrati ha un impatto meno rilevante rispetto ad altri Paesi europei; la maggior parte degli stranieri proviene dalle ex colonie portoghesi, come Brasile, Angola e Mozambico, dove si parla la lingua nazionale, il portoghese.

La religione principale è quella cattolica; in Portogallo si trova anche uno dei luoghi di culto più frequentati del mondo: il Santuario di Fátima, situato a circa 120 chilometri a nord di Lisbona.

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Le città

Oltre alla capitale, Lisbona (505.000 abitanti, più di 3 milioni nell’area metropolitana), le maggiori città portoghesi sono: Sintra (377.000 abitanti), centro turistico e residenziale in grande espansione situato a nord-ovest della capitale; Vila Nova de Gaia (302.000 abitanti), sulla riva sinistra del fiume Douro; Porto (238.000 abitanti), rilevante centro industriale che sorge sulla sponda opposta del fiume rispetto a Vila Nova de Gaia. Altra importante città è Coimbra (143.000 abitanti), sede della più prestigiosa università portoghese, una delle più antiche d’Europa.

LISBONA

CAPITALE del PORTOGALLO
DISTRUTTA nel 1775 da TERREMOTO + TSUNAMI
Foce del Tago: PORTO NATURALE PIÙ GRANDE del MONDO

L’economiA

Uscita da uno stato di profondo sottosviluppo negli anni ’70 del XX secolo, alla fine della dittatura, l’economia portoghese ha vissuto un periodo di forte crescita fino al primo decennio del XXI secolo, quando le conseguenze della crisi finanziaria internazionale hanno colpito duramente il Paese, che è stato costretto a chiedere aiuti economici da parte dell’Unione Europea.

L’agricoltura stenta a decollare a causa delle caratteristiche del territorio, poco produttivo e soggetto a precipitazioni irregolari. Le colture più sviluppate sono la vite e l’olivo, dei quali si esporta una discreta quantità di prodotti lavorati (vino, tra cui il celebre Porto, e olio). Importantissima è la pesca, soprattutto di sardine e tonni.

L’industria soddisfa quasi esclusivamente i bisogni interni; i settori principali sono quelli siderurgico e meccanico.

Tra i servizi, una delle maggiori fonti di entrate è senza dubbio il turismo.

Geo2030 - volume 2
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L’Europa