La pianura

La pianura

La pianura è un ampio territorio privo di rilievi o lievemente ondulato che non supera i 300 metri s.l.m. Esistono però anche territori pianeggianti situati ad altitudini diverse. Osserva lo schema qui sotto.
  • Un altopiano 1 è un’area pianeggiante che si estende sopra i 300 metri s.l.m.
  • Un bassopiano 2 è un’area pianeggiante che si trova a un’altezza di poco superiore al livello del mare.
  • Una depressione è un’area pianeggiante situata al di sotto del livello del mare.

TIPI DI PIANURA

Le pianure si formano principalmente in seguito a processi naturali in cui agiscono le stesse forze che abbiamo visto all’opera parlando dei rilievi: movimenti tettonici, erosione, sedimentazione e attività vulcanica.
In altri casi, invece, è l’intervento dell’uomo a creare nuovi territori pianeggianti: si parla allora di pianure artificiali.
In base alla loro origine, le pianure si dividono in cinque gruppi:
  • movimenti tettonici pianure di sollevamento;
  • erosione pianure da erosione;
  • sedimentazione pianure alluvionali e costiere;
  • attività vulcanica pianure vulcaniche;
  • intervento dell’uomo pianure artificiali.

 >> pagina 99

Pianure di sollevamento: si formano quando due placche della crosta terrestre si scontrano causando il sollevamento di antichi fondali marini; questi, una volta emersi, si prosciugano e si trasformano in terraferma.

Pianure da erosione: sono il risultato dell’erosione operata sui rilievi da ghiacciai, corsi d’acqua e agenti atmosferici, che per milioni di anni “consumano” le rocce fino a spianare intere regioni montuose 3.
Pianure alluvionali: si formano per la sedimentazione di materiali “alluvionali”, cioè il deposito di detriti erosi e trasportati dai corsi d’acqua che scendono dalle montagne 4. Lungo il cammino, a mano a mano che i fiumi perdono velocità per la scarsa pendenza, i detriti più pesanti, cioè ciottoli e ghiaia, iniziano a depositarsi: nel tempo, l’accumulo di detriti forma una pianura.
I detriti più fini, come sabbia e terriccio, arrivano invece sino alla foce dei fiumi, dove si sedimentano dando origine alle pianure costiere, che costituiscono la parte finale delle pianure alluvionali.
 >> pagina 100

Pianure vulcaniche: sono formate dai materiali eruttati dai vulcani (cenere, lapilli e frammenti di lava), che si depositano nell’area circostante 5.
Pianure artificiali: sono pianure create dall'uomo grazie a un sistema di canali, sbarramenti e pompe che permette di prosciugare fondali marini poco profondi o di bonificare zone paludose, cioè aree di terreno pianeggiante ricoperte da acque stagnanti.
L’esempio più famoso di pianure artificiali “strappate” al mare sono i polder dei Paesi Bassi 6.

STUDIO CON METODO

Rileggo il testo e seleziono le informazioni, poi ripeto.

Processi naturali che formano le pianure
Scontro tra placche della crosta terrestre
  • conseguenza: sollevamento di antichi fondali marini
  • tipo di pianura formata: pianura di sollevamento
Erosione operata da ghiacciai, corsi d’acqua e agenti atmosferici
  • conseguenza: erosione di regioni montuose
  • tipo di pianura formata: pianura da erosione
Sedimentazione di materiali alluvionali trasportati dai corsi d’acqua
  • conseguenza: deposito di detriti
  • tipo di pianura formata: pianura alluvionale e pianura costiera
Eruzione di cenere, lapilli e frammenti di lava
  • conseguenza: accumulo dei materiali eruttati dai vulcani
  • tipo di pianura formata: pianura vulcanica
Interventi dell’uomo che formano le pianure
Prosciugamento del fondale marino o bonifica di zone paludose
  • tipo di pianura formata: pianure artificiali,per esempio i polder olandesi

 >> pagina 101

LA PIANURA AVANZA VERSO IL MARE: LAGUNE E PALUDI

Le pianure, che sono soggette a erosione e sedimentazione, continuano a trasformarsi giorno dopo giorno. Questo fenomeno è evidente lungo le pianure costiere. Vicino alla foce dei fiumi, dove il deposito dei sedimenti è maggiore, l’accumulo dei detriti portati sia dal fiume sia dalle onde marine può creare un cordone sabbioso, chiamato lido, una sorta di argine naturale che pian piano si salda alla costa e isola una parte di mare. Nasce così la laguna 7, che comunica con il mare aperto tramite aperture chiamate bocche 8.
In seguito, il progressivo accumulo di detriti riempie la laguna, che si trasforma dapprima in palude, e in seguito in una pianura costiera.

Geo2030 - volume 1
Geo2030 - volume 1
L’Italia e l’Europa