L’imperatore pacifico
di Marguerite Yourcenar (autrice francese del XX sec.)
di Marguerite Yourcenar (autrice francese del XX sec.)
Un soggiorno d’una settimana a Pelusa fu interamente dedicato a rasserenare i rapporti tra Greci e Giudei, sempre in lite tra di loro. Non vidi nulla di quel che avrei desiderato vedere: né le sponde del Nilo, né il Museo di Alessandria, né le statue del tempio; trovai appena il modo di consacrare una notte alle gradevoli orge di Canopo. Sei giornate interminabili trascorsero in quella specie di tribunale, a malapena protetto dal caldo da lunghi tendaggi di canne che frusciavano al vento. La notte, zanzare enormi ronzavano intorno alle lampade.
Tentai di dimostrare ai Greci che non sempre erano i più saggi, e ai Giudei che non erano affatto i più puri. Le canzoni satiriche con le quali i Greci tormentavano gli avversari erano stupide né più né meno come le grottesche imprecazioni degli Ebrei. Vivevano porta a porta da secoli e non avevano avuto mai né il desiderio di conoscersi, né la dignità di sopportarsi a vicenda.
M’importava assai poco che l’accordo ottenuto fosse temporaneo; sapevo che il bene e il male sono una questione d’abitudine, che il temporaneo si prolunga e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto. Dato che l’odio, la malafede, il delirio hanno effetti durevoli non vedevo perché non ne avrebbero avuti anche la franchezza, la giustizia, la benevolenza.
Ordinai che Giulio Basso ricevesse esequie [cerimonia funebre] trionfali, quali si usano soltanto per gli imperatori. Questo omaggio a un subalterno fedele, morto d’un sacrificio oscuro [inutile], fu la mia ultima protesta contro la politica di conquiste: non serviva più che la denunciassi clamorosamente, dal momento che ero padrone di farla cessare di punto in bianco.
Purtroppo, s’imponeva una repressione militare in Mauretania e in Bretagna dove erano state decimate le poche nostre guarnigioni lasciate alle frontiere. Giulio Severo s’incaricò dei problemi più urgenti creati da quelle rivolte, in attesa che gli affari di Roma mi consentissero di intraprendere quel viaggio lontano.
Tutto è così complicato negli affari degli uomini, che anche il mio regno, così pacifico, avrebbe avuto i suoi periodi di guerra così come la vita d’un grande capitano, si voglia o no, ha i suoi intervalli di pace.
La dolce fiamma - I saperi fondamentali
Narrativa