Il termine mare è usato per indicare l’insieme di tutte le acque salate che ricopre il nostro pianeta e che circonda le terre emerse, cioè i continenti.
Il confine tra mare e terra è detto costa.
Il termine mare è usato per indicare l’insieme di tutte le acque salate che ricopre il nostro pianeta e che circonda le terre emerse, cioè i continenti.
Il confine tra mare e terra è detto costa.
I fondali marini sono la prosecuzione della crosta terrestre sotto il livello del mare e quindi presentano: montagne, valli e pianure.
I fondali marini più profondi sono difficili da esplorare perché la luce del Sole non vi penetra e dunque vi regnano buio e freddo; e perché la pressione, cioè il peso dell’acqua soprastante, a mano a mano che si scende diventa fortissima.
Una terra emersa circondata dal mare, ma più piccola di un continente, prende il nome di isola; più isole vicine formano un arcipelago.
La penisola è una parte di terra emersa circondata dal mare su tre lati.
Se segui l’andamento di una costa su una cartina, puoi vedere che questa ha forme diverse, le quali hanno nomi particolari.
Quando la terraferma si allunga nell’acqua con una piccola penisola rocciosa, abbiamo un promontorio.
Quando invece il mare entra in un’apertura della costa, abbiamo:
La lunghezza di una costa è detta sviluppo costiero e si calcola seguendone il profilo con tutte queste sue irregolarità.
La costa lineare è quella che appare dritta e regolare, senza rientranze o sporgenze.
La costa frastagliata è invece quella dove si hanno molte rientranze e sporgenze, cioè molte baie, insenature e promontori.
La costa può avere composizioni differenti: rocciosa, sabbiosa o ciottolosa. La composizione di una costa ne determina anche l’aspetto:
La linea di costa si modifica di continuo a causa dell’erosione, esercitata dal mare, e della sedimentazione.
Il prevalere dell’uno o dell’altro fenomeno dipende dal tipo di costa.
Completa lo schema.
Geografia + facile - volume 1
L’Italia e l’Europa - Leggere e comprendere