Leggere una carta geografica
LEGGERE UNA CARTA GEOGRAFICA
COME È FATTA UNA CARTA GEOGRAFICA
La rappresentazione dello spazio in una carta geografica ha tre caratteristiche fondamentali:
- è approssimata, cioè semplificata;
- è ridotta, cioè più piccola;
- è simbolica, cioè usa simboli per indicare alcuni elementi.
Inoltre le carte geografiche moderne sono sempre orientate nello stesso modo, con il Nord in alto. Così, guardando una carta, possiamo collocare anche gli altri punti cardinali: a sinistra ci sarà l’Ovest, a destra l’Est e in basso il Sud.
UNA RAPPRESENTAZIONE APPROSSIMATA
- Il cartografo (cioè chi disegna una carta geografica) accentua alcune caratteristiche del territorio: per esempio ingrossa lo spessore dei fiumi o delle strade e ne tralascia altre. La carta geografica può quindi essere considerata come una rappresentazione semplificata del territorio reale.
- Le carte geografiche sono approssimate anche perché la superficie terrestre è curva mentre la superficie di una carta geografica è piana e quindi la superficie terrestre può essere riportata su una superficie piana solo deformandola.
UNA RAPPRESENTAZIONE RIDOTTA
Le carte geografiche naturalmente sono molto ridotte rispetto al territorio reale. Ma ogni riduzione mantiene sulla carta le stesse proporzioni che esistono nella realtà.
La riduzione in scala
Il rapporto tra la dimensione della carta e la dimensione del territorio che rappresenta si chiama scala e la riduzione che effettuiamo in una carta geografica si chiama riduzione in scala. Ogni carta geografica deve indicare la scala di riduzione usata.
Di solito si usa una scala numerica che viene espressa con due numeri, ad esempio 1:100 (si legge 1 a 100), questo vuol dire che a ogni centimetro sulla carta corrispondono 100 centimetri nella realtà.
Ma può anche essere una scala grafica in cui a ogni centimetro sulla carta corrisponde un chilometro nella realtà.
La scelta della scala
Le carte hanno nomi diversi in base alla loro funzione e alla scala che usano.
Le mappe o le piante che descrivono un piccolo territorio hanno scale più piccole (fino a 1:10.000). Le carte geografiche rappresentano aree più grandi e hanno scale più grandi.
Un planisfero che rappresenta tutta la Terra deve usare una riduzione di scala molto grande.
Se vuoi visitare una città userai una mappa, se vuoi andare da Roma a Milano invece dovrai usare una carta geografica.
UNA RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA
Per leggere una carta geografica, quindi, è necessario conoscere i simboli che vi compaiono. Per esempio, un cerchio indica una città, le linee tratteggiate indicano un confine. Su ogni carta si trova una zona, chiamata legenda, che riporta l’elenco dei simboli utilizzati con la spiegazione del loro significato.
Oltre ai simboli, le carte geografiche usano i colori e le loro gradazioni.
Dislivelli e profondità
Nelle carte geografiche si possono rappresentare le altezze delle montagne e le profondità dei mari con i colori più o meno intensi oppure con le curve di livello:
- le isoipse sono linee curve che indicano sulla carta le zone che hanno la stessa altezza;
- le isobate sono linee curve che indicano sulla carta le zone marine che hanno la stessa profondità.
CARTE DIVERSE PER CONTENUTI DIVERSI
Si distinguono:
- carte fisiche, che rappresentano gli aspetti fisici (monti, mari, fiumi e così via);
- carte politiche, che rappresentano i confini (politici o amministrativi) e i centri abitati;
- carte fisico-politiche, che rappresentano contemporaneamente aspetti fisici, aspetti politici e centri abitati.
Le carte tematiche
Esistono poi le carte tematiche che mettono in evidenza un determinato fenomeno o tema. Ecco alcuni esempi:
- carte turistiche, che riportano monumenti, luoghi, sentieri e percorsi particolari e di interesse turistico;
- carte stradali, che evidenziano la rete stradale e autostradale, i centri abitati, le distanze chilometriche;
- carte economiche, che rappresentano con simboli e colori le attività economiche presenti su un territorio.
Foto aeree, satelliti e carte digitali
Oggi invece i cartografi possono usare le fotografie aeree e satellitari.
Le fotografie aeree, cioè quelle scattate da un aereo in volo sopra un determinato territorio, consentono di avere una visione complessiva di tutti gli elementi presenti nell’area considerata e possono quindi essere utili per disegnarne la carta.
I satelliti artificiali, che orbitano intorno alla Terra, sono in grado di fotografare, con un alto grado di precisione, territori enormi: interi continenti e, addirittura, entrambi gli Emisferi terrestri.
I dati raccolti dai satelliti vengono poi elaborati dai computer per produrre carte geografiche sempre più precise.
Le carte digitali
Le carte digitali si basano proprio sulle immagini satellitari e sono molto precise, in particolare quelle disponibili in Internet, come Google Maps e Google Earth.
Grazie a questi servizi, se disponi di una connessione Internet e di un computer o di uno smartphone, puoi conoscere la conformazione del territorio che ti circonda e ingrandire quanto vuoi l’immagine della superficie terrestre.
LEGGERE E INTERPRETARE I DATI
Raccogliere i dati
Per conoscere bene un territorio è necessario anche dare una “misura” ad alcune delle sue caratteristiche.
Per esempio, possiamo chiederci quante persone vivono in una città, oppure possiamo annotare quanta pioggia cade in una zona ogni anno e così via.
I dati statistici e la statistica
Quando misuriamo un fenomeno raccogliamo dei dati numerici che chiamiamo dati statistici. La statistica è la scienza che si occupa di raccogliere questi dati e di analizzarli.
La statistica presenta i dati usando tabelle e grafici, che sono strumenti che riassumono con chiarezza le informazioni e rendono comprensibili a colpo d’occhio i fenomeni studiati.
I dati vengono raccolti nelle tabelle
I dati raccolti vengono prima di tutto ordinati in tabelle che permettono di leggerli con facilità e di confrontarli rapidamente.
Le tabelle possono presentare una o più serie di dati, come nell’esempio qui sotto, nel quale puoi vedere i dati, relativi a diversi anni, dei laureati in Italia, divisi tra maschi e femmine.
I dati sono poi rappresentati con i grafici
I dati contenuti nelle tabelle possono anche essere rappresentati attraverso disegni particolari: i grafici.
Esistono vari tipi di grafici:
- Il grafico cartesiano
Il grafico cartesiano si usa spesso per presentare dei dati che cambiano nel tempo; la linea orizzontale indica il tempo che avanza; la linea verticale indica la quantità che cambia nel tempo.
Il grafico cartesiano è formato dagli assi cartesiani, cioè da due rette perpendicolari. Sulle due rette compaiono due scale graduate. Trasferendo sul grafico i dati statistici ricavati dalle tabelle si ottengono una o più linee che visualizzano l’andamento nel tempo del fenomeno considerato: per esempio, nel grafico a destra ogni linea rappresenta la variazione del numero dei laureati in Italia distinti per sesso.
- L’istogramma
L’istogramma, chiamato anche diagramma a barre, è utile quando si vogliono confrontare delle grandezze per trovare le differenze. I dati si riportano disegnando rettangoli di altezze proporzionali ai valori che rappresentano.
Nell’istogramma a lato i rettangoli visualizzano il numero di laureati, nei diversi anni considerati.
- L’areogramma
- Il cartogramma
Il cartogramma dispone i propri dati direttamente sulla carta geografica, in modo da far emergere il legame tra l’intensità di un fenomeno e la sua distribuzione su un determinato territorio.
I valori sono rappresentati attraverso dei simboli riportati sul cartogramma. I simboli devono essere proporzionali fra loro, in modo che confrontando le dimensioni o le quantità sia chiaro in quale area il fenomeno illustrato è più forte.
Per esempio, nel grafico a lato, si usa una freccia più o meno grande per rappresentare il numero di studenti (in entrata e in uscita) che aderiscono al programma Erasmus e studiano per alcuni mesi in un’università straniera.
- La metacarta
Le metacarte sono delle carte tematiche che deformano una regione in base alla “grandezza” del fenomeno osservato.
L’estensione e la forma geografica delle varie regioni della Terra, infatti, non vengono proporzionate alle loro dimensioni reali, ma ad altri dati, per esempio alla disponibilità di acqua, come nella carta a lato.
GUIDA ALLO STUDIO
Rispondi alle domande.
- Nel cartogramma a pagina 20 individua la regione italiana nella quale viene distribuita la maggiore quantità di acqua potabile durante l’anno.
- Ossrva la metacarta qui sopra.
Qual è il continente con la maggiore disponibilità di acqua e quindi rappresentato più grande rispetto alla realtà?
Qual è il continente con la minore disponibilità di acqua?
Geografia + facile - volume 1
L’Italia e l’Europa - Leggere e comprendere