Il Teatro di Epidauro (IV secolo a.C.), nel Peloponneso, è ancora oggi in ottimo stato di conservazione e vi si possono riconoscere le principali caratteristiche di ogni teatro greco. In questo caso, la gradinata destinata agli spettatori, detta càvea, ha 55 file di sedili, separate in una zona alta e in una zona bassa da un corridoio e divise in spicchi da lunghe scalinate. Il cerchio dove si svolge lo spettacolo è chiamato orchestra, cioè luogo del coro, perché in origine il ruolo principale era svolto da un coro che si esibiva in danze e musiche; all’orchestra si accede tramite due corridoi scoperti laterali.
Inizialmente la scena è un semplice fondale; solo col tempo, a mano a mano che i singoli attori acquistano più importanza del coro, la scena assume dimensioni maggiori, fino a divenire una facciata monumentale a più piani; guadagna via via più spazio anche il palcoscenico, la pedana rialzata davanti alla scena dove gli attori si esibiscono.