Alla fine del secolo si diffonde uno stile, nell’architettura e nelle arti applicate (cioè nella progettazione di oggetti di uso quotidiano), che assume una dimensione sovranazionale e che prende il nome di Art Nouveau. Nelle varie parti d’Europa ha caratteri e denominazioni particolari, ma presenta alcuni aspetti comuni:
- la predilezione per le forme sinuose e flessibili sia negli oggetti sia negli edifici;
- l’uso diffuso del ferro e del vetro, ma anche del cemento armato per creare forme plastiche;
- la preziosità della materia (marmo, oro, legni pregiati), con particolare attenzione alle qualità cromatiche;
- la valorizzazione del lavoro artigianale.
Gli ultimi due aspetti in particolare rappresentano la risposta dell’arte alla banalità dei prodotti industriali che si andavano diffondendo.
L’Art Nouveau in Austria sfocia, alla fine dell’Ottocento, nel movimento noto come Secessione Viennese. La parola “secessione” significa separazione: questa tendenza vuole distaccarsi dall’arte tradizionale, ancora ispirata all’Antico e caratterizzata da ricchi motivi ornamentali, proponendo uno stile essenziale e geometrico.