Rodin è il più grande scultore del Secondo Ottocento; egli riesce a tradurre in opere tridimensionali i contrasti luminosi e le macchie di colore della pittura impressionista grazie alla tecnica del “non finito”, che consiste nel modellare le forme in modo frammentario e a tratti incompiuto.
Nel 1875 compie un viaggio in Italia durante il quale conosce le sculture di Michelangelo, che diventano per lui grande fonte di ispirazione. Da quel momento, Rodin realizza corpi nudi vigorosi e possenti, volti espressivi e composizioni di figure complesse ed estremamente dinamiche.