Come rappresentare la profondità dello spazio, la concretezza degli oggetti e la tridimensionalità dei corpi rinnovando le regole della pittura? Il pittore francese Paul Cézanne elabora una risposta del tutto originale, basata su due princìpi:
- l’uso di colori accesi, scelti in tonalità calde e accostati per esaltare le differenze cromatiche;
- la purezza delle forme di oggetti e figure umane, ricondotte a forme geometriche.
In questo modo i corpi, le suppellettili delle nature morte ma anche gli elementi naturali dei paesaggi dominano con la loro presenza lo spazio. Pennellate decise riempiono le singole parti del dipinto, che appaiono come incise sulla tela grazie a un netto profilo di colore nero che definisce i contorni. Colpi di bianco sono sovrapposti alle superfici colorate senza ricercare un passaggio graduale, ma accentuando il contrasto.
Altro aspetto innovativo dell’arte di Cézanne è il processo di astrazione che guida la sua pittura, cioè la tendenza a selezionare dalla realtà solo alcuni caratteri essenziali: egli mostra all’osservatore il mondo filtrato dalla sua mente e dal suo originalissimo modo di vedere. Per il pittore è questo il modo per cercare di cogliere l’essenza più intima e vera delle cose. Paul Cézanne è considerato il padre della pittura moderna: le sue composizioni serviranno da esempio agli artisti del Novecento.