Giorgione si concentra sulla rappresentazione della natura attraverso un nuovo uso del colore. Realizza in questo modo la cosiddetta “pittura tonale”: i contorni delle figure non sono definiti con il disegno, ma attraverso pennellate di colore sovrapposte, che cercano di ricreare le variazioni della luce atmosferica.
La resa dello spazio non è più affidata soltanto alla prospettiva, ma a tutta una serie di sfumature al servizio della sensibilità del pittore. Giorgione compie i primi passi sulla strada di un nuovo stile pittorico veneto, che Tiziano porterà al massimo compimento.