Tra i pittori italiani, Antonello da Messina è il più attento alle novità che arrivano dal Nord Europa. Tra queste si interessa soprattutto alla pittura a olio, ma anche alla cura nella raffigurazione dei più piccoli dettagli, oltre al ritratto di tipo fiammingo che, come i suoi ritratti, appare vivido, ben illuminato e centrato sulla fisionomia del personaggio.
Antonello si forma in Sicilia, e poi a Napoli, forse nella bottega del pittore Colantonio, che si era formato a sua volta con un pittore fiammingo e che può aver contribuito a indirizzarlo verso l’arte di quel Paese. In seguito lavora a Roma, in Toscana, a Venezia. In quest’ultima città contribuisce a rivoluzionare la maniera di dipingere, introducendo una particolare attenzione alla costruzione delle immagini attraverso il colore – con toni morbidi e delicati – più che attraverso il disegno.