Bowlby e la teoria dell’attaccamento

2.3 BOWLBY E LA TEORIA DELL ATTACCAMENTO | La capacità dei bambini di creare relazioni fin dalla nascita viene indicata con il termine attaccamento . Il comportamento attraverso cui l attaccamento si esprime è la ricerca della vicinanza: il bambino è predisposto biologicamente a ricercare attivamente la vicinanza di chi si prende cura di lui. Questo gli garantisce la sopravvivenza, dal momento che i neonati non sono in grado di badare a se stessi per un lungo periodo di tempo. Più avanti, quando le figure che soddisfano il legame di attaccamento verranno riconosciute stabilmente e saranno ormai consolidate, il bambino potrà allontanarsi per breve tempo per esplorare il mondo circostante, sentendosi sicuro di poterle ritrovare. L attaccamento svolge quindi una duplice funzione: biologica, poiché protegge e permette la sopravvivenza della prole; psicologica, perché fornisce sicurezza. John Bowlby (1907-1990), medico e psicoanalista inglese, si è dedicato allo studio dei legami di attaccamento. Egli è stato un pioniere in questo campo e la sua ricerca si è differenziata da tutte quelle preesistenti che avevano un impronta di tipo etologico, ossia si basavano sull osservazione del comportamento di attaccamento negli animali. Bowlby ha preso in considerazione funzioni molto più complesse e ha sviluppato il concetto di modelli operativi interni. Con la crescita i bambini acquisiscono una rappresentazione interna del mondo in forma simbolica e non solo strettamente collegata agli aspetti concreti; a partire dal secondo anno di età circa, sviluppano un vero e proprio modello di se stessi, delle persone che li circondano e della qualità delle relazioni che instaurano con esse. Questi modelli operativi interni rappresentano una guida per le azioni: diventando capace di prevedere il tipo di risposta che avranno le persone significative intorno a lui, il bambino potrà impostare un certo tipo di comportamento. I modelli operativi interni si costruiscono sulla base dell esperienza vissuta con quelle figure con cui il bambino instaura relazioni di attaccamento e rispecchiano la qualità della relazione: se il bambino crescerà facendo esperienza di una madre disponibile e pronta a sostenerlo, si creerà dentro di lui il modello operativo interno di una madre amorevole e accudente e il bambino si sentirà tranquillo nell esplorare il mondo circostante sapendo di avere un porto sicuro a cui fare ritorno in caso di necessità. 2.4 ANNA FREUD E LA TEORIA DELLE LINEE EVOLUTIVE | Nei primi anni di vita il ruolo dei genitori assume una rilevanza fondamentale, perché è attraverso di loro che il bambino regola le proprie emozioni, con effetti permanenti sul resto della sua vita. Fra i vari studiosi che hanno elaborato teorie riguardanti questa delicata e breve fase del rapporto fra genitori e figli, assume una posizione preminente Anna Freud | L AUTRICE, p. 42|, la figlia di Sigmund, il padre della psicoanalisi. unità 2 | Lo sviluppo emotivo nell infanzia | 41

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane