3 - Gruppi sociali e gruppi di lavoro

3. Gruppi sociali e gruppi di lavoro

Il gruppo è una dimensione familiare della nostra esperienza: ciascuno di noi, in diversi momenti della giornata, si trova all’interno di gruppi e interagisce con essi. È una condizione che riteniamo normale e quindi difficilmente ci soffermiamo a pensarvi. Ma se l’uomo come “animale sociale”, concetto che ci è noto fin dai tempi di Aristotele, è stato in più occasioni osservato interagire nella sua socialità, la dimensione sociale del lavoro, invece, acquista rilevanza in tempi molto più recenti, intorno alla metà del Novecento, proprio grazie agli studi di Mayo.

approfondiamo  PERCHÉ IL 1° MAGGIO SI CELEBRA LA FESTA DEL LAVORO?

In Italia e in gran parte del mondo il 1° maggio si celebra la festa dei lavoratori.

La data fu scelta nel lontano 1889 durante il primo congresso della Seconda Internazionale (organizzazione fondata dai partiti socialisti e laburisti europei) a seguito dei fatti avvenuti agli inizi del maggio 1886 negli Stati Uniti, in occasione di un grande sciopero generale degli operai che chiedevano condizioni di lavoro migliori. A Chicago, la polizia sparò sui lavoratori radunati dinanzi alla fabbrica di macchine agricole McCormick, uccidendone due e ferendone molti altri. Scontri ancora più drammatici si ebbero subito dopo: un attentato esplosivo ad Haymarket Square provocò la morte di sei poliziotti e altri manifestanti morirono in seguito alla reazione della polizia, che sparò sulla folla. I responsabili dell’organizzazione della manifestazione furono arrestati e processati: sette di loro furono condannati a morte, nonostante le prove insufficienti.

In Italia, la festa venne riconosciuta nel 1891. Durante il ventennio fascista fu anticipata al 21 aprile in coincidenza con il “natale” di Roma, per poi essere ripristinata al primo maggio alla fine del secondo conflitto mondiale, nel 1945.

Il 1° maggio è ricordato in Italia anche per la strage, nel 1947, di Portella della Ginestra, in provincia di Palermo: un attacco armato deciso dalla mafia nei confronti dei duemila contadini che stavano manifestando contro il latifondismo portò alla morte di 11 persone e al ferimento di altre 27.

Dal 1990, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, per celebrare il primo maggio, organizzano il famoso “concertone” a piazza San Giovanni in Laterano a Roma.

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3.1 Caratteristiche di un gruppo sociale

Nell’accezione comune, per gruppo si intende un insieme di persone che condividono un obiettivo comune. In realtà, possono verificarsi situazioni nelle quali individui con uno stesso obiettivo non sono identificati come gruppo, e difficilmente lo farebbero se interrogati al riguardo: l’esempio classico è quello delle persone che aspettano il bus alla fermata. Parimenti, può accadere che alcune persone, che si ritengono parte di un gruppo, non siano riconosciute come tali da altri: per esempio, un tirocinante in una struttura, pur sentendosi parte di un determinato progetto, può non essere ritenuto tale dai lavoratori assunti a tempo indeterminato. Pertanto un ▶ gruppo sociale deve essere caratterizzato sia da un sentimento di appartenenza condiviso dai membri sia da un riconoscimento esterno: la mancanza di uno di questi elementi trasforma il gruppo in un mero agglomerato di persone.

Analizzando più a fondo il fenomeno, possono essere individuati ulteriori elementi che caratterizzano il gruppo:

  • la presenza di obiettivi, concordati all’interno del gruppo (interni) o posti da altri (esterni);
  • la numerosità, che permette di valutare la possibilità di creare relazioni fra i membri sufficientemente strette (i gruppi sono considerati piccoli fino a 30 persone);
  • l’interazione prolungata, che determina come sua naturale conseguenza la presenza di relazioni affettive tra i membri che fanno da collante all’interno del gruppo;
  • la percezione del gruppo come di un’unità a sé stante;
  • la presenza di norme e ruoli.

3.2 Gruppi formali e informali e gruppi di lavoro

Si definiscono gruppi informali quelli che si formano spontaneamente sulla base di reciproche scelte da parte di ciascun componente, come nel caso di un gruppo di amici.

I gruppi formali, invece, sono quelli i cui membri non si sono scelti tra loro, ma sono stati reclutati dall’esterno, come avviene per gli alunni di una classe, una squadra di calcio a livello professionistico e chiaramente ciò vale anche per i gruppi di lavoro.

Questi, infatti, si distinguono dai gruppi sociali per tre ordini di motivi:

  • sono sempre gruppi formali;
  • hanno obiettivi esterni assegnati dall’organizzazione a cui appartengono;
  • sono provvisti di mezzi per raggiungere tali obiettivi.

I gruppi di lavoro possono essere di cinque diverse tipologie:

  1. 1 gruppi di lavoro stabili: sono gruppi stabiliti dalle diverse funzioni organizzative (promozione, ufficio acquisti, amministrazione e così via); all’interno di questi gruppi ogni componente ha ruoli e mansioni specifici;
  2. 2 task force: sono gruppi costruiti ad hoc per la realizzazione di uno specifico obiettivo che, una volta raggiunto, ne determina lo scioglimento;
  3. 3 team: sono gruppi composti da membri con un alto livello di competenze professionali, cui vengono affidati compiti particolarmente complessi; i membri sono portati a una stretta interazione reciproca;
  4. 4 team autogestiti: questa tipologia si differenzia dal team per una ancora maggiore autonomia nella gestione dei processi per il raggiungimento degli obiettivi concordati direttamente dai componenti del gruppo, unitamente alle modalità di azione e ai tempi da rispettare;
  5. 5 crew (“equipaggio”): questo gruppo si distingue dagli altri per la tecnologia che utilizza. Negli equipaggi, infatti, gli strumenti e le procedure utilizzati sono assai complessi e i membri devono pertanto possedere competenze specifiche. Sebbene questa caratteristica possa apparentemente avvicinare l’equipaggio al team, tuttavia ne differisce per il livello di interazione tra i membri, che nella crew non è così stretto. Le persone con medesime competenze possono essere sostituite senza che sia necessario un momento di integrazione sociale. L’equipaggio si scioglie una volta portato a termine il compito, come accade nella task force.

CITTADINI RESPONSABILI

Il lavoro nella Costituzione italiana

Nella Costituzione italiana i termini più ricorrenti, dopo “legge”, sono “lavoro” e “lavoratori”.

Già nell’incipit dell’articolo 1 si afferma che «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro». Ogni cittadino ha diritto al lavoro, ma ha anche il dovere di contribuire, tramite esso, al progresso materiale e spirituale della società (articolo 4). Il diritto al lavoro non implica un’offerta pubblica di lavoro, bensì un impegno dello Stato nel garantire la rimozione degli ostacoli all’ingresso nel mercato del lavoro e alla partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Nella Costituzione sono inoltre sanciti alcuni principi fondamentali, come il diritto di sciopero, di organizzazione sindacale, il diritto alla previdenza e assistenza sociale.

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  VERSO LA PROFESSIONE   

Lo psicologo del lavoro

Lo psicologo del lavoro esercita la propria attività per lo più in ambito aziendale svolgendo diversi compiti, tutti volti al raggiungimento del benessere da parte dei soggetti sul proprio luogo di lavoro. L’obiettivo principale è quello di indagare quali sono le condizioni lavorative all’interno dell’azienda e migliorarle affinché il dipendente sia soddisfatto e metta così in campo tutte le risorse che garantiscono un buon rendimento lavorativo.

Lo psicologo del lavoro si occupa anche della gestione delle dinamiche relazionali all’interno dell’azienda analizzando e migliorando il funzionamento dei gruppi di lavoro e la comunicazione tra di essi. Inoltre può occuparsi di risorse umane, ovvero della selezione del personale: è chiamato a individuare soggetti con competenze specifiche in grado di ricoprire determinati ruoli all’interno di una azienda. Può essere colui che seleziona i curriculum vitae dei candidati e svolge i colloqui di assunzione.

Infine, si dedica alla formazione e al coaching interno dell’azienda dove lavora, ovvero svolge attività formative rivolte ai dipendenti e affianca i singoli o i gruppi di lavoro per aiutarli a raggiungere i propri obiettivi lavorativi nel modo migliore.

per lo studio

1. Quali sono le caratteristiche di un gruppo?

2. Descrivi le varie tipologie dei gruppi di lavoro.


  Per discutere INSIEME 

Immaginate di essere la crew di un grande ristorante: formulate gli obiettivi, dividetevi i compiti e individuate gli strumenti necessari per portarli a termine. Confrontatevi poi fra compagni.

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane