PAROLA D’AUTORE

PAROLA D’AUTORE

|⇒ T1  Henry V. Dicks

La lotta per il sopravvento

In questo brano Henry Dicks descrive una relazione di coppia ove compare lo schema sottomissione-predominio. I due coniugi ingaggiano scontri furibondi ma non riescono a separarsi perché è come se ognuno dei due avesse bisogno dell’altro per avere un nemico da aggredire.

Un secondo criterio per differenziare la sintomatologia delle difficoltà coniugali è quello di esaminare le autodescrizioni della coppia nei loro tratti principali […]. Il fenomeno prevalente è quello della lotta per il sopravvento. E, potremmo quasi dire, il fenomeno principale dal quale derivano tutti gli altri sintomi. In tali lotte per il predominio nella coppia, vediamo la continuazione dell’antica contesa fra una potente figura genitoriale “cattiva” e il “povero piccolo sé” proiettati e riproiettati dall’uno all’altro […]. Nella pratica le varianti di questo modello sono molte, crude e violente alcune, sottili e mascherate altre. Come esempio ripropongo un caso […] già pubblicato nel 1953.

Era una coppia di solidi artigiani sui quarant’anni. Erano stati tutti e due bambini abbandonati e avevano dovuto anticipare il matrimonio per la gravidanza di W. H vedeva il proprio ruolo come quello di un capo galante nei confronti di una ragazza che lo provocava rendendosi così attraente. Ma la storia di H indicava un gran bisogno di una donna materna che avesse cura di lui. Alla scissione di H tra un uomo delicato e un uomo forte corrispondeva una scissione tra la ragazza deprivata che desiderava solo, senza più sperarlo, di essere amata e il “maschiaccio” competitivo che rispondeva colpo su colpo. Se H usciva di casa perché lei protestava per la radio accesa, al ritorno trovava la porta sprangata. H vanificava tutte le strategie disciplinari di W nei confronti dei figli, che ciascuno cercava di tirare dalla sua parte. Al rifiuto del sesso da parte di W, H reagì intrecciando apertamente una relazione con una donna dai facili costumi. Tutto ciò e molte altre cose fino alla violenza verbale e fisica venne riferito con abbondanza di particolari fin dalla prima seduta, in cui ciascuno accusava l’altro di sadica crudeltà. In un momento drammatico, mentre si alzavano per andarsene, W barcollò e impallidì, H corse a sostenerla. Quando si riprese W disse di aver visto nella faccia di H quella del diavolo in persona. […] Ognuno accusava l’altro di sentimenti incestuosi nei confronti dei figli del sesso opposto. Eppure non avevano mai avuto il coraggio di separarsi, salvo a minacciare di farlo nei momenti di rabbia. H aveva un posto di responsabilità in una grossa impresa tecnica ed era un uomo coscienzioso e politicamente attivo. In una seduta da solo, descrisse la moglie come “donna buona e madre devota” di cui era ancora innamorato.

Rispondi

1. In che cosa consiste la lotta per la sopravvivenza in un legame di coppia?

2. La dinamica di W e H è cruda e violenta oppure sottile e mascherata? Perché?

 >> pagina 222 

|⇒ T2  Philippe Jeammet

La solitudine dei genitori

In questo brano lo psichiatra francese Jeammet affronta il tema della difficoltà educativa dei genitori nel contesto contemporaneo. La maggiore libertà e l’abolizione di regole rigide di condotta consentono maggiori livelli di interazione e di autonomia ma mettono in difficoltà le famiglie più fragili, nelle quali i genitori non riescono a concordare un progetto educativo efficace per i loro figli.

In fin dei conti, nell’educare i figli i genitori si ritrovano di fronte a se stessi e alle loro risorse personali. Ciò non è privo di vantaggi: più libertà personali, e interazione, meno proibizioni e inibizione. Ma, come sempre, una situazione simile è proficua soprattutto per le famiglie ben strutturate, che dispongono di risorse personali più solide. Dal momento che questa libertà sollecita maggiormente le acquisizioni e le capacità di ciascuno, sono quelli più in difficoltà a trovarsi più disorientati e a cercare di rassicurarsi appoggiandosi ai loro figli. […] Ciò significa conferire molta responsabilità ai più giovani fra noi, i quali divengono così gli arbitri dell’educazione e i giudici della qualità dei genitori come educatori; tanto che fra adolescenti si sviluppa assai rapidamente una sorta di pubblicità comparativa delle qualità delle rispettive famiglie […].

Come non sentirsi destabilizzati davanti a simili confronti, oltretutto in un momento in cui il contesto sociale del “politicamente corretto” nel campo dell’educazione non sostiene affatto? Gli uni cedono, aspettandosi difficoltà, se non un incidente, che proprio il loro timore, se è troppo evidente e invadente, rischia fortemente di favorire; gli altri si irrigidiscono, prendendo una posizione che è una caricatura dell’autorità, un autoritarismo dalle conseguenze spesso nefaste, in quanto suscettibile di spingere l’adolescente alla provocazione, col rischio di chiudere gli uni e gli altri in una perversa spirale speculare in cui ciascuno giustifica se stesso con gli eccessi dell’altro. La situazione peggiore è la divisione della coppia parentale con un genitore che difende l’autorità e l’altro che vuole dimostrarsi più comprensivo e scredita la posizione del coniuge. È generalmente l’adolescente a fare le spese della discordia tra i genitori, andando in stallo o adottando comportamenti a rischio, nella maggior parte dei casi, le due cose insieme. Basandomi sulla mia esperienza posso dire che il ruolo del cattivo può essere svolto tanto dal padre quanto dalla madre. Ciascuno dei due può avere buone ragioni per giustificare la propria posizione: da una parte, troppa severità espressa in maniera rigida, se non brutale o anche maldestra, troppe esigenze accompagnate da troppi timori e da mancanza di fiducia nell’adolescente; dall’altra un’eccessiva banalizzazione dei rischi e l’incapacità di capire le difficoltà dell’adolescente e il suo bisogno di essere maggiormente inquadrato e protetto dalle sue tentazioni.

Rispondi

1. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del modello educativo contemporaneo secondo Jeammet?

2. Quali sono le due opposte reazioni dei genitori di fronte alla crisi e quali conseguenze ne derivano?

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane