Tra gli ultimi anni del Settecento e gli inizi dell’Ottocento si diffonde in Europa un nuovo fenomeno culturale: il Romanticismo.
Molti elementi dell’Illuminismo sono messi in discussione dopo gli esiti negativi della Rivoluzione francese, travolta dal periodo del Terrore e dall’imperialismo napoleonico. Alla pretesa della cultura illuministica di spiegare tutto con la ragione, il Romanticismo oppone un modo di concepire la realtà, in cui hanno diritto di cittadinanza il sentimento, il senso della storia, le specificità nazionali e individuali, l’anelito verso l’infinito.
All’interno di questo nuovo clima culturale si compiono eventi politici che segnano il passaggio verso il mondo contemporaneo. Le potenze europee riunite nel Congresso di Vienna danno inizio al periodo della Restaurazione. Nella prima metà dell’Ottocento il panorama europeo è animato da moti insurrezionali, innescati dalle masse popolari e dalla borghesia in espansione, che chiedono regimi costituzionali e l’indipendenza e che, in molti casi, portano alla nascita di nuove realtà politiche.