I promessi sposi

856 Capitolo XXXVI Renzo ritrova Lucia al lazzaretto di Milano C La predica di padre Felice nel lazzaretto 5 10 15 20 25 30 35 hi avrebbe mai detto a Renzo, qualche ora prima, che, nel forte d una tal ricerca, al cominciar de momenti più dubbiosi e più decisivi, il suo cuore sarebbe stato diviso tra Lucia e don Rodrigo? Eppure era così: quella figura veniva a mischiarsi con tutte l immagini care o terribili che la speranza o il timore gli mettevan davanti a vicenda, in quel tragitto; le parole sentite appiè di quel covile1, si cacciavano tra i sì e i no, ond era combattuta la sua mente; e non poteva terminare una preghiera per l esito felice del gran cimento, senza attaccarci quella che aveva principiata là, e che lo scocco della campana aveva troncata. La cappella ottangolare che sorge, elevata d alcuni scalini, nel mezzo del lazzeretto, era, nella sua costruzione primitiva, aperta da tutti i lati, senz altro sostegno che di pilastri e di colonne, una fabbrica, per dir così, traforata: in ogni facciata un arco tra due intercolunni2; dentro girava un portico intorno a quella che si direbbe più propriamente chiesa, non composta che d otto archi, rispondenti a quelli delle facciate, con sopra una cupola; di maniera che l altare eretto nel centro, poteva esser veduto da ogni finestra delle stanze del recinto, e quasi da ogni punto del campo. Ora, convertito l edifizio a tutt altr uso, i vani delle facciate son murati; ma l antica ossatura, rimasta intatta, indica chiaramente l antico stato, e l antica destinazione di quello. Renzo s era appena avviato, che vide il padre Felice comparire nel portico della cappella, e affacciarsi sull arco di mezzo del lato che guarda verso la città; davanti al quale era radunata la comitiva, al piano, nella strada di mezzo; e subito dal suo contegno s accorse che aveva cominciata la predica. Girò per quelle viottole, per arrivare alla coda dell uditorio, come gli era stato suggerito. Arrivatoci, si fermò cheto cheto, lo scorse tutto con lo sguardo; ma non vedeva di là altro che un folto, direi quasi un selciato di teste. Nel mezzo, ce n era un certo numero coperte di fazzoletti, o di veli: in quella parte ficcò più attentamente gli occhi; ma, non arrivando a scoprirci dentro nulla di più, gli3 alzò anche lui dove tutti tenevan fissi i loro. Rimase tocco4 e compunto5 dalla venerabil figura del predicatore; e, con quel che gli poteva restar d attenzione in un tal momento d aspettativa, sentì questa parte del solenne ragionamento. «Diamo un pensiero ai mille e mille che sono usciti di là; e, col dito alzato sopra la spalla, accennava dietro sé la porta che mette al cimitero detto di san Gregorio, il quale allora era tutto, si può dire, una gran fossa: «diamo intorno un occhiata ai mille e mille che rimangon qui, troppo incerti di dove sian per uscire; diamo un occhiata a noi, così pochi, che n usciamo a 1 covile: giaciglio. 2 intercolunni: spazi tra due colonne. 3 gli: li. 4 tocco: colpito. 5 compunto: afflitto e preso dal rimorso.

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