I promessi sposi

186 Capitolo VI Il colloquio tra padre Cristoforo e don Rodrigo «I Lo scontro tra il frate e don Rodrigo 5 10 15 20 25 30 35 n che posso ubbidirla? disse don Rodrigo, piantandosi in piedi nel mezzo della sala. Il suono delle parole era tale; ma il modo con cui eran proferite, voleva dir chiaramente: bada a chi sei davanti, pesa le parole, e sbrigati. Per dar coraggio al nostro fra Cristoforo, non c era mezzo più sicuro e più spedito, che prenderlo con maniera arrogante. Egli che stava sospeso, cercando le parole, e facendo scorrere tra le dita le ave marie della corona che teneva a cintola, come se in qualcheduna di quelle sperasse di trovare il suo esordio; a quel fare di don Rodrigo, si sentì subito venir sulle labbra più parole del bisogno. Ma pensando quanto importasse di non guastare i fatti suoi o, ciò ch era assai più, i fatti altrui, corresse e temperò1 le frasi che gli si eran presentate alla mente, e disse, con guardinga2 umiltà: «vengo a proporle un atto di giustizia, a pregarla d una carità. Cert uomini di mal affare hanno messo innanzi il nome di vossignoria illustrissima, per far paura a un povero curato, e impedirgli di compire il suo dovere, e per soverchiare due innocenti. Lei può, con una parola, confonder3 coloro, restituire al diritto la sua forza, e sollevar quelli a cui è fatta una così crudel violenza. Lo può; e potendolo... la coscienza, l onore... «Lei mi parlerà della mia coscienza, quando verrò a confessarmi da lei. In quanto al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io, e io solo; e che chiunque ardisce entrare a parte con me di questa cura4, lo riguardo come il temerario che l offende. Fra Cristoforo, avvertito da queste parole che quel signore cercava di tirare al peggio le sue5, per volgere il discorso in contesa, e non dargli luogo di venire alle strette6, s impegnò tanto più alla sofferenza, risolvette di mandar giù qualunque cosa piacesse all altro di dire, e rispose subito, con un tono sommesso: «se ho detto cosa che le dispiaccia, è stato certamente contro la mia intenzione. Mi corregga pure, mi riprenda, se non so parlare come si conviene; ma si degni ascoltarmi. Per amor del cielo, per quel Dio, al cui cospetto dobbiam tutti comparire... e, così dicendo, aveva preso tra le dita, e metteva davanti agli occhi del suo accigliato ascoltatore il teschietto di legno attaccato alla sua corona, «non s ostini a negare una giustizia così facile, e così dovuta a de poverelli. Pensi che Dio ha sempre gli occhi sopra di loro, e che le loro grida, i loro gemiti sono ascoltati lassù. L innocenza è potente al suo... «Eh, padre! interruppe bruscamente don Rodrigo: «il rispetto ch io porto al suo abito è grande: ma se qualche cosa potesse farmelo dimenticare, sa- 1 temperò: contenne, controllò. 2 guardinga: vigile e prudente. 3 confonder: sbugiardare. 4 entrare a parte con me di questa cura: condividere con me questo pensiero. 5 tirare al peggio le sue: interpretare in modo negativo le sue frasi. 6 non dargli luogo di venire alle strette: non consentirgli di parlare della preoccupazione fondamentale.

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