Approfondisci DENTRO IL TESTO TEMI NEL TEMPO Il mito dell età dell oro I contenuti tematici Amore contro Onore Il coro del primo atto dell Aminta, commentando e spiegando al pubblico secondo il modello della tragedia greca l azione scenica, riassume la morale dell opera esponendo il conflitto tra la civiltà presente e la favolosa età dell oro. A rappresentarlo, Tasso contrappone l Amore e l Onore, personificandoli. Il primo sentimento simboleggia il piacere spontaneo e naturale, il sereno dispiegamento degli istinti, non sottoposto ad alcun vincolo morale né limitato da sensi di colpa: tale piacere era appunto vissuto in piena libertà in un tempo mitico e remoto, quando i pastori, nella semplicità della vita bucolica, potevano amare senza costrizioni. Purtroppo i tempi di oggi lamenta Tasso non sono più quelli di una volta. L innocenza e la spensierata schiettezza che caratterizzavano il mondo dei pastori dell età dell oro sono state sostituite dalla tirannia dell Onore, quell ido lo d errori, idol d inganno (v. 671) che ha cancellato i disinibiti costumi primitivi introducendo il senso della vergogna, l ipocrisia del moralismo, la falsa onestà. Generando turbamento e pudore, modificando i rapporti tra i sessi un tempo armonici e liberi perché sottoposti unicamente alle leggi della natura e minacciando la spontaneità degli affetti, l Onore è il principale responsabile dell infelicità degli uomini, costretti al rispetto di un codice etico fatto di arte, cioè di artificio, convenzioni e inganno (non a caso i dolci atti lascivi di un tempo sono diventati ritrosi e schivi, vv. 703-704, e ciò che una volta era don d Amore ora è considerato furto, v. 707). Un esortazione malinconica Il coro si congeda prima con un apostrofe* all Onore stesso, invitato ad accanirsi solo contro i potenti e a lasciare in pace gli umili, e poi con un esortazione ad amare. Eppure, anche questo incitamento è venato d inquietudine: le gioie dell esistenza hanno breve durata. Amiam, ripete con un anafora* il poeta (vv. 719 e 721): ma l immagine della breve luce (v. 722) della nostra vita suggerisce, amaramente, la percezione della caducità delle cose umane e l incombere dell e terna notte (v. 723) della morte. La critica al conformismo Gli argomenti usati da Tasso contro l Onore non sono ideologicamente inoffensivi: di fronte al conformismo della società cortigiana, egli pronuncia un vero atto d accusa, per quanto velato dall utilizzo di un topos letterario (cioè un motivo ricorrente) della letteratura come quello dell età dell oro. Sotto l apparenza mitologica e atemporale, il poeta infatti condanna una cultura formalista e inautentica, chiusa in un freddo sistema di norme da rispettare. La nostalgia per un epoca in cui il piacere e la sensualità potevano essere vissuti in piena libertà non è soltanto un astratto gioco letterario o un aristocratico passatempo da condividere all interno della corte: nell idealizzare il tempo in cui era possibile tutto ciò che piaceva («S ei piace, ei lice , v. 681), Tasso insinua un messaggio non privo di provocazione indirizzato alle corti, luoghi dove l autenticità dell esistenza era stata soppiantata dai riti e dai valori fittizi del prestigio sociale. Le scelte stilistiche La drammatizzazione retorica Vale la pena di soffermarsi sulle modalità che Tasso impiega per passare dalla celebrazione letteraria dell età dell oro, a prima vista ideologicamente innocua e letterariamente stereotipata, al motivo più originale (e portatore di un messaggio più pericoloso ) del prevalere dell Onore sull Amore. Ebbene, dobbiamo notare come all inizio della quarta strofa l autore accentui l enfasi del discorso 770 / L ET DELLA CONTRORIFORMA E DEL MANIERISMO
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento