DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Il motivo encomiastico L occasione da cui nasce la canzone è encomiastica, ma l omaggio ai signori di Urbino, nuovi protettori del poeta, si esaurisce in pochi versi iniziali, dedicati al fiume Metauro, nei pressi del quale sorge la corte di Urbino, e all alta Quercia, l insegna dei della Rovere (vv. 1-12), dopo i quali balza in primo piano il motivo autobiografico del fugace peregrino (v. 4). Il resoconto autobiografico delle sofferenze patite Nel rievocare le tappe della propria vita, Tasso fa risalire alla nascita l inizio delle traversie che l hanno segnata (vv. 21-30). Le persecuzioni della Fortuna, cru da e cieca dea (vv. 14-15), poi richiamata da immagini patetiche (ingiusta e ria, v. 24; empia fortuna, v. 31), non lo hanno mai abbandonato, strappandolo dal seno materno e costringendolo a vivere lontano (l aspro esiglio, v. 41). Sigillata da questi marchi della sofferenza, l esistenza di Tasso è stata scandita da un continuo vagabondare (mesti errori, v. 42). Nell ultima stanza ricorre l immagine del padre Bernardo, oppresso come lui dall esilio e dalla malattia. Il ricordo della sua morte divide però le due sorti, prima unite dal destino avverso: mentre Bernardo è ormai sereno e beato nella quiete del cielo, il poeta è costretto ancora a versare lacrime, commiserando la propria condizione di afflitto. Le scelte stilistiche Uno stile alto per rappresentare la sofferenza L intento di rappresentare la tragedia dell esule è reso dal tono alto e solenne. La volontà di elevare lo stile, già indicata a livello metrico dal predominio dell endecasillabo sul settenario, si coglie dai primi versi, quando troviamo la perifrasi di carattere storico utilizzata per indicare il Metauro, entro la quale si innesta la metafora* O del grand Apennino figlio e l antitesi* di picciolo sì, ma glorioso (vv. 1-2). La funzione nobilitante delle figure retoriche Tutta la canzone è puntellata di figure retoriche, tese ad accentuare il pathos del discorso: significativo, in tal senso, è l uso delle interiezioni, delle interrogative retoriche, delle ripetizioni (ombra, vv. 10-11; cieca, v. 15; acerbità, vv. 45-46; padre, v. 55) e delle perifrasi con cui viene rappresentata la sorte, nelle vesti allegoriche di una Fortuna-dea bendata che perseguita implacabilmente (ai vv. 14-15 e 24). Infine, per enfatizzare adeguatamente la tensione, Tasso spezza frequentemente il verso adottando la tecnica dell enjambement, che aveva appreso in particolare dalla produzione poetica di Giovanni Della Casa. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE E ANALIZZARE 1 NON SOLO UN ALBERO | Quale relazione si instaura INTERPRETARE 5 tra la quercia e il poeta? A quale situazione biografica allude tale rapporto? 2 3 UNA CITAZIONE CLASSICA | Quale tema presente fin dall inizio del testo viene accentuato dal riferimento ad Ascanio e perché? I DUE TASSO | Come viene delineato il rapporto tra padre e figlio? 4 LE FIGURE RETORICHE | Individua nel testo almeno un esempio delle seguenti figure retoriche: L IO LIRICO | Qual è l immagine del poeta che viene delineata nel componimento? A tuo giudizio, quale carattere emerge della sua personalità? SCRIVERE PER... 6 ARGOMENTARE Partendo dall intento encomiastico che è alla radice di questa poesia, rifletti sul rapporto fra intellettuali e potere in Tasso, scrivendo un testo argomentativo di circa 20 righe. a endiadi sinonimica; b poliptoto; c iperbato. L AUTORE / TORQUATO TASSO / 765
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento