/ Il dissidio tra morale e politica / questo il capitolo che ha legittimato la falsa attribuzione a Machiavelli dell espressione il fine giustifica i mezzi . Infatti, qui l autore ribalta il punto di vista etico tradizionale, mettendo in discussione la necessità che il principe sia fedele e leale. Il testo che proponiamo è in italiano moderno nella riscrittura di Carmine Donzelli. 5 10 15 20 25 30 Quanto sia lodevole per un principe mantenere la parola data e vivere con trasparenza e senza astuzia, tutti lo capiscono: nondimeno l esperienza dei nostri tempi mostra che hanno fatto grandi cose quei principi che hanno tenuto in scarso conto la parola data e che hanno saputo raggirare con l astuzia i cervelli altrui; alla fine, questi principi sono stati superiori a quelli che si sono fondati sulla sincerità. Dovete dunque sapere che ci sono due modi di combattere; l uno, con le leggi; l altro, con la forza. Il primo è proprio dell uomo; il secondo, delle bestie. Ma siccome il primo molte volte non basta, è opportuno ricorrere al secondo: perciò a un principe è necessario sapere usare bene sia la bestia che l uomo. Questo punto è stato insegnato ai principi in modo velato dagli scrittori antichi, i quali hanno raccontato come Achille e molti altri principi antichi furono dati da allevare al centauro Chirone,1 perché li mantenesse sotto la sua disciplina. Il che avere per precettore qualcuno che è mezza bestia e mezzo uomo non vuol dire altro se non che un principe deve sapere adoperare l una e l altra natura; e che l una senza l altra non può durare. Essendo dunque necessario che un principe sappia usare la bestia, da quest ultima deve prendere la volpe e il leone, perché il leone non sa difendersi dalle trappole, e la volpe non sa difendersi dai lupi; bisogna dunque essere volpe e riconoscere le trappole, e leone e spaventare i lupi; quelli che usano soltanto i modi del leone non se ne intendono.2 Perciò un signore che sia saggio non può né deve mantenere la parola data quando questo gli risulti dannoso, e quando si siano esaurite le ragioni che gliela avevano fatta promettere. E se gli uomini fossero tutti buoni, questo precetto non sarebbe buono; ma siccome sono malvagi, e non manterrebbero la parola con te, neppure tu la devi mantenere con loro; e a un principe non sono mai mancate ragioni legittime da accampare per camuffare l inadempienza. Se ne potrebbero dare innumerevoli esempi recenti, mostrando quante paci, quante promesse sono state disattese e annullate dall infedeltà dei principi: e chi meglio ha saputo usare la volpe, meglio è riuscito. Ma è necessario saperla ben camuffare, questa natura, ed essere grande simulatore e dissimulatore: d altro canto gli uomini sono tanto ingenui, e tanto condizionati dalle necessità del momento, che chi inganna troverà sempre chi si lasci ingannare. 1 centauro Chirone: metà uomo e metà cavallo, secondo il mito greco il centauro Chirone fu precettore di re ed eroi antichi, come Achille, Teseo, Ercole e Giasone. 664 / UMANESIMO E RINASCIMENTO 2 quelli che usano non se ne intendono: colo- ro che sanno essere solo leoni (cioè usano solo la forza) non si intendono di politica.
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento