45 (rr. 54-57) La risposta divertente salva Chichibio: non 50 è tanto l intelligenza ad averla ispirata, quanto una trovata improvvisa e spontanea, dettata dalla paura. (rr. 58-fine) Il potere della parola, celebrata da Boccaccio, ha prodotto i suoi effetti: la clemenza e la cortesia di Corrado lo inducono a perdonare il suo cuoco. 55 60 fuggito; ma non potendo, ora innanzi e ora adietro e dallato si riguardava, e ciò che vedeva credeva che gru fossero che stessero in due piè.33 Ma già vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che a alcun vedute34 sopra la riva di quello ben dodici gru, le quali tutte in un piè dimoravano, sì come quando dormono soglion fare; per che egli, prestamente mostratele a Currado, disse: «Assai bene potete, messer, vedere che iersera vi dissi il vero, che le gru non hanno se non una coscia e un piè, se voi riguardate a quelle che colà stanno . Currado vedendole disse: «Aspettati, che io ti mostrerò che elle n hanno due , e fattosi alquanto più a quelle vicino, gridò: «Ho, ho! , per lo qual grido le gru, mandato l altro piè giù, tutte dopo alquanti passi cominciarono a fuggire; laonde35 Currado rivolto a Chichibio disse: «Che ti par, ghiottone? parti che elle n abbian due? . Chichibio quasi sbigottito, non sappiendo egli stesso donde si venisse,36 rispose: «Messer sì, ma voi non gridaste ho, ho! a quella d iersera; ché se così gridato aveste ella avrebbe così l altra coscia e l altro piè fuor mandata, come hanno fatto queste . A Currado piacque tanto questa risposta, che tutta la sua ira si convertì in festa e riso, e disse: «Chichibio, tu hai ragione: ben lo doveva fare .37 Così adunque con la sua pronta e sollazzevol risposta Chichibio cessò la mala ventura e paceficossi38 col suo signore. 33 in due piè: su due zampe. 34 gli venner vedute: vide prima di chiunque altro. 35 laonde: perciò. 36 donde si venisse: da dove gli venis- sero quelle parole. 37 ben lo doveva fare: avrei proprio dovuto farlo. 38 cessò paceficossi: evitò la punizione e fece pace. Le parole valgono sollazzevole In latino solatium significa conforto , ristoro : infatti poche parole nella nostra lingua esprimono il concetto di divertimento allegro, schietto e disimpegnato come sollazzo. Quando esclamiamo «Che sollazzo! , ce la stiamo spassando senza troppe preoccupazioni. E così l aggettivo sollazzevole esprime una qualità godibilissi- ma, che può riferirsi a una persona gioviale o a una cosa simpatica e spiritosa. «Essere il sollazzo della compagnia non è però una condizione invidiabile. Indica quale tra le seguenti parole può sostituire, in questo caso, sollazzo: zimbello; istrione; mattatore; furbastro. VERSO L ESAME COMPRENDERE E ANALIZZARE 1 Riassumi il contenuto della novella in circa 10 righe. 2 Qual è l occupazione di Currado? Che cosa sappiamo di lui sin dalle prime righe? 3 Perché a tavola Currado decide di non continuare la discussione con Chichibio? 4 Perché Currado perdona Chichibio? 5 Terzo personaggio della novella, nonché motore dell azione, è Brunetta. Quali caratteristiche di questa figura femminile possiamo ricavare dal testo? 6 Sottolinea gli aggettivi con cui potresti descrivere il registro narrativo della novella. comico realistico fiabesco ironico sarcastico patetico 440 / IL TRECENTO INTERPRETARE 7 La conclusione della novella può essere considerata coerente con la visione del mondo e dei rapporti umani promossa da Boccaccio nel Decameron? 8 Boccaccio esalta l intelligenza e l arguzia, doti che egli ritiene indispensabili nella nuova società borghese. Ritieni che la risposta pronta e l uso acuto della parola siano virtù fondamentali anche oggi? perché?
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento