T5 - La novella delle papere

La novella delle papere / T5 / Decameron, IV, Introduzione (riscrittura in italiano moderno di Aldo Busi) / Il potere della natura e dell istinto sull educazione / Pare che alcune novelle del Decameron fossero cominciate a circolare prima che Boccaccio completasse l opera e che l autore ne avesse ricavato aspre critiche. Si spiega così il contenuto dell Introduzione alla Quarta giornata, nella quale Boccaccio risponde ai rimproveri mossigli. I suoi detrattori sostengono che a un uomo maturo come lo scrittore non si addica trattare temi leggeri quali quelli delle sue novelle e in particolare assecondare e lodare le donne, come sembra voler fare con la sua opera (dedicata proprio alle donne innamorate). Boccaccio si difende: lo fa argomentando e rispondendo punto per punto alle critiche, ma soprattutto attraverso una novella (inserita all interno della stessa Introduzione), che mostra l innocente naturalezza del sentimento amoroso e della stessa attrazione erotica. La traduzione ha modificato il termine originale papere in oche. Audio LETTURA 5 10 15 20 25 Quando ancora Berta filava,1 viveva nella nostra città un certo Filippo Balducci, un uomo sorretto da una buona dose di pragmatismo e al quale, nonostante la modesta estrazione sociale, non mancavano certo i soldi e che era ben avviato nei suoi affari. Andava d amore e d accordo con sua moglie, insieme facevano una vita tranquilla e beata senza altra preoccupazione che superarsi a vicenda nel volersi bene, ma improvvisamente venne anche per quella santa donna il momento di passare a, si fa per dire se non l ho già detto prima, miglior vita e Filippo restò solo con l unico figlio che gli aveva dato e che aveva circa due anni. Nessuno ha mai sofferto tanto per la scomparsa di una persona o di una cosa cara come Filippo dopo la morte della moglie, ma visto che niente gli avrebbe più reso la donna che lo aveva lasciato sconsolatamente solo, senza titubanze2 decise di mettere la propria esistenza e quella del figlioletto al servizio del Signore. Lasciò così tutte le sue ricchezze alla Chiesa e, senza pensarci troppo, se ne andò a abitare con il bambino in una piccola capanna sul monte Senario3 a vivere di elemosina, digiuni e preghiere. Filippo faceva sempre molta attenzione a non parlare a suo figlio del mondo al di là del fico e si guardava bene dal farvigli mettere piede, per timore che qualcosa potesse distogliere il ragazzo da quella vita di penitenza. La gloria della vita eterna, Dio e i santi tutti erano gli unici argomenti delle loro conversazioni e le preghiere erano l unica materia che Filippo riteneva degna di essere insegnata al figlio, che per anni e anni non mise mai il naso fuori dalla capanna e nessun altra persona vide oltre al padre. Ogni tanto il bravuomo era solito ritornare a Firenze per racimolare le offerte di qualche cristiano caritatevole e ritornarsene subito dopo alla sua capanna fornito di quelle cose di prima necessità. Intanto il tempo passava, lui invecchiava, e un giorno suo figlio, che aveva ormai diciotto anni, gli chiese dove mai andasse quando si allontanava. Filippo glielo disse e il ragazzo disse: «Padre mio, voi non siete più tanto giovane e non potete strapazzarvi in questo 1 Quando Berta filava: espressione che significa molto tempo fa. 2 titubanze: esitazioni, dubbi. 3 monte Senario: zona collinare a pochi 410 / IL TRECENTO chilometri da Firenze dove si trova il santuario omonimo, uno dei più importanti della Toscana.

Letteratura attiva - volume 1
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Dalle origini al Cinquecento