60 65 70 e trafficare, hobby grazie ai quali chiunque può, in parte o del tutto, ritrovare la trebisonda e distrarsi da ogni chiodo fisso almeno per un po dopo di che, di riffe o di raffe, l uomo ci metterà una pietra sopra o il chiodo finirà per spuntarsi in una delle tante noie della vita e amen. Perciò, affinché da parte mia almeno parzialmente si faccia ammenda all ingiustizia della sorte che sottrae le sue stampelle proprio là dove viene meno la forza come possiamo ben vedere nelle signore, così vulnerabili , io intendo raccontare, a sostegno e rifugio di quelle che amano a vuoto (e non tanto di quelle tutte ago, filo e tamburello), cento storie o favole o parabole che dir si voglia, raccontate in dieci giorni da una scelta brigata di sette ragazze e di tre giovanotti costituitasi durante l appena passata epidemia di peste. In questi racconti ci imbatteremo in casi d amore un po piacevoli un po no e in numerosi e burrascosi fatti di cronaca d attualità e non, e le signore che li leggeranno ci piglieranno sia la pazza gioia per le cose dell altro mondo che succedono, sia l utilità di un saggio consiglio, e sapranno distinguere ciò che va rifuggito da ciò che va perseguito, illuminazioni che non possono abbagliarci, sia detto per inciso, se prima non si sconfigge quella pena. Se ciò avverrà, e voglia Iddio che sia così, c è da dire grazie solo all Amore, donne, che liberandomi dalle sue catene m ha concesso di profittare dei piaceri che invece riesce a darci. DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Il messaggio della rubrica La rubrica con la quale si apre il Decameron anticipa da subito, e in modo allu sivo, la natura, il carattere e la struttura dell opera: l incipit, infatti, le attribuisce un titolo e un sottotitolo che denunciano il rapporto intertestuale con un sistema letterario noto e consolidato. Il nome Decameron, coniato sul modello gre co, riprende quello di un famoso trattato del IV secolo, l Hexaemeron di sant Am brogio: ai sei giorni della creazione del mondo che sono l oggetto di questo libro corrisponderanno i dieci giorni nei quali dieci giovani ricreeranno, grazie al sem plice piacere del racconto, il mondo corrotto dalla peste. Tale richiamo sacro viene però subito stemperato dal legame trasparente che il sottotitolo intreccia con il canto V dell Inferno dantesco, quello in cui trovia mo la vicenda amorosa di Paolo e Francesca, favorita dal libro Galeotto (così chiamato per metonimia* dal nome del personaggio della Tavola Rotonda che, nel romanzo cortese, incoraggia l amore di Lancillotto e Ginevra). Quest ambito mondano evoca, in apertura, il mondo della cavalleria e le suggestioni legate al sentimento e alla passione: quello di Boccaccio sarà, appunto, il libro galeot to , da leggere con diletto come un complice segreto o una sorta di sorridente intermediario dell amore. Il pubblico e la finalità dell opera Alle indicazioni liminari di titolo e sottotitolo si lega il contenuto del Proemio ve ro e proprio, nel quale l autore identifica il proprio pubblico nelle oziose donne innamorate e afferma la finalità consolatoria ed edonistica dell opera. Si trat ta quasi di un obbligo morale (Umana cosa è l avere compassione degli afflitti, r. 5), specie per chi come lui ha ricevuto in passato solidarietà nelle pene vissu te a causa della passione amorosa e sente quindi il dovere di restituirla con pa role e gesti di conforto. Destinatarie della sua compassione saranno inevitabilmente soprattutto le donne, dipinte come vittime privilegiate dell amore. Mentre gli uomini hanno 380 / IL TRECENTO
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento