Gustave Doré, La lonza, illustrazione del canto I dell Inferno, dall edizione Sonzogno del 1906. 69 Rispuosemi: «Non omo, omo già fui, e li parenti miei furon lombardi, mantoani per patr a ambedui. 67-69 Mi rispose: «Non sono un uomo (omo), lo fui un tempo (già fui), e i miei genitori (parenti) furono dell Italia settentrionale (lombardi), entrambi mantovani per luogo di nascita. 72 Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto l buono Augusto nel tempo de li dèi falsi e bugiardi. 70-72 Nacqui al tempo in cui governava Giulio Cesare (sub Iulio), sebbene (ancor) nell ultimo periodo (tardi), e vissi a Roma durante il principato del valente Augusto, nel tempo degli dèi falsi e ingannevoli. 73-75 Fui poeta e cantai di quel giusto figlio di Anchise che venne da Troia, dopo che la superba Ilio fu bruciata. 75 Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d Anchise che venne di Troia, poi che l superbo Il n fu combusto. 78 Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch è principio e cagion di tutta gioia? . 76-78 Ma tu perché ritorni verso tanta angoscia (tanta noia)? Perché non sali il monte che porta diletto che è l origine (principio) e la causa (cagion) di ogni felicità (tutta gioia)? . 81 «Or se tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume? , rispuos io lui con vergognosa fronte. 79-81 «Allora (Or) tu sei quel Virgilio e quella fonte che riversa (spandi) un fiume così ampio (largo) di eloquenza (parlar)? , gli risposi io a capo chino (con vergognosa fronte). 67-72 Non omo bugiardi: a parlare è il poeta latino Virgilio, che si presenta a Dante dicendo di aver avuto genitori (parenti) dell Italia settentrionale (lombardi) e di essere nato al tempo di Giulio Cesare, ma nell ultimo periodo della sua vita: era infatti nato nel 70 a.C. e quindi alla morte di Cesare (44 a.C.) aveva solo venticin- que anni. Aggiunge infine di aver vissuto durante l impero di Ottaviano Augusto, quando il Cristianesimo ancora non esisteva e si veneravano gli dei pagani, che ora giudica falsi e ingannevoli. 73-75 cantai combusto: nella terza terzina di autopresentazione, Virgilio si presenta come il poeta che ha cantato le vi- cende di quel giusto figliuol d Anchise, cioè dell eroe troiano Enea, che scappò dalla sua città chiamata indifferentemente Troia o Ilio quando questa venne bruciata. a questo punto che i lettori del tempo riconoscevano nel personaggio comparso di fronte a Dante il poeta latino Virgilio, autore dell Eneide. L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 229
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento