FISSO I CONCETTI Nel Purgatorio le anime si soffermano nelle cornici in cui devono scontare i peccati: quando sono pronte esse salgono in Paradiso. che nel Purgatorio le anime espiano le loro colpe sulla base della legge del contrappasso, mediante atti di penitenza opposti ai peccati commessi. Le anime passano in tutte le cornici (disposte, specularmente all Inferno, dal peccato più grave al meno grave), ma si soffermano solo in quelle in cui devono scontare i peccati compiuti in vita. Tutte quante gioiscono ogniqualvolta una di loro è pronta a salire in Paradiso: tale evento è segnalato da una sorta di terremoto che scuote la montagna del Purgatorio. Il Purgatorio, unico dei tre regni, ha caratteristiche umane : vi scorre il tempo, vi è condivisione delle esperienze, vi sono paesaggi realistici. Da Virgilio a Beatrice Dopo che i due hanno visitato le sette cornici in cui è suddivisa la montagna, Virgilio deve lasciare Dante perché, non avendo ricevuto il battesimo, non può salire oltre. Sulla sommità del monte il poeta incontra finalmente Beatrice, che lo condurrà in Paradiso, non prima però che egli abbia compiuto un rito di purificazione che si svolge nel Paradiso terrestre, una tappa comune a tutte le anime pronte alla salita in Cielo. La struttura fisico-morale Le sette cornici del Purgatorio, a ciascuna delle quali è preposto un angelo che rappresenta la virtù opposta al peccato punito, sono precedute da un Antipurgatorio e sovrastate dal Paradiso terrestre. Nell Antipurgatorio si trovano quattro gruppi di peccatori che si sono riconciliati con Dio solo negli ultimi momenti della loro vita: i morti scomunicati, i pigri, i morti di morte violenta, i principi negligenti. Essi rimangono nell Antipurgatorio tanti anni quanti hanno vissuto, tranne i morti scomunicati, che vi debbono rimanere trenta volte gli anni in cui hanno vissuto sotto scomunica. Le sette cornici possono essere raggruppate in tre specifici gruppi relativi alle caratteristiche (origine e qualità) delle colpe che vi si espiano: peccati commessi rispettivamente per amore rivolto al male (cornici 1-3), scarso amore del bene (cornice 4), smodato amore dei beni terreni (cornici 5-7). Nella prima cornice, tutta istoriata sulle pareti e sul pavimento con esempi di umiltà premiata e di superbia punita, espiano la loro colpa i superbi, costretti a camminare ricurvi sotto pesanti macigni. Vi si trova l Angelo dell umiltà. Nella seconda cornice sono puniti gli invidiosi, addossati gli uni agli altri, ricoperti di un vile cilicio e con le palpebre cucite con filo di ferro. In alto risuonano voci misteriose di amore e di carità verso il prossimo e si ricordano esempi di invidia punita. Vi si trova l Angelo della misericordia. Nella terza cornice, in cui appaiono visioni di mansuetudine e di ira punita, espiano la loro colpa gli iracondi, costretti ad aggirarsi in mezzo a un fumo denso che li acceca e li affanna. Vi si trova l Angelo della pace. Dante e Apollo, prima metà del XV secolo, da una copia della Divina Commedia realizzata per Alfonso V d Aragona. Londra, British Library. L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 219
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento