La gola e ’l somno et l’otïose piume
Canzoniere, 7
Canzoniere, 7
Il poeta si rivolge a un amico per incoraggiarlo a studiare e a non curarsi della scarsa fortuna economica riservata alle lettere e alla filosofia.
La gola e ’l somno et l’otïose piume
ànno del mondo ogni vertù sbandita,
ond’è dal corso suo quasi smarrita
4 nostra natura vinta dal costume;
et è sì spento ogni benigno lume
del ciel, per cui s’informa humana vita,
che per cosa mirabile s’addita
8 chi vòl far d’Elicona nascer fiume.
Qual vaghezza di lauro, qual di mirto?
Povera et nuda vai philosophia,
11 dice la turba al vil guadagno intesa.
Pochi compagni avrai per l’altra via:
tanto ti prego piú, gentile spirto,
14 non lassar la magnanima tua impresa.
1 Fai la parafrasi del sonetto.
2 Per quale ragione Petrarca vede l’umanità smarrire la retta via?
3 Nella seconda strofa, il poeta depreca una conseguenza della corruzione dilagante: quale?
4 Qual è l’obiettivo principale che si pone la gente comune?
5 A che cosa si riferisce il poeta con l’espressione l’altra via (v. 12)? Perché quest’ultima non garantisce un nutrito seguito di compagni?
6 Spiega il senso dell’appello che il poeta formula nell’ultima strofa.
In questo componimento Petrarca deplora la crisi di prestigio della filosofia e della poesia presso i suoi contemporanei. Dopo aver riflettuto sull’immagine che il poeta dà della società del suo tempo, concentrati sulla tua epoca e ragiona sullo spazio che la nostra società riserva alla cultura. Ritieni che essa sia tenuta in adeguata considerazione oppure che sia troppo poco valorizzata rispetto ad altre attività? Sviluppa il tuo punto di vista in circa 2 facciate di foglio protocollo.
Letteratura attiva - volume 1
Dalle origini al Cinquecento