COMPRENDERE E ANALIZZARE
1 LA PARAFRASI Riportiamo alcuni dei numerosi iperbati presenti nel sonetto: riscrivi i relativi versi nella forma sintatticamente più regolare.
Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
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che ’n mille dolci nodi gli avolgea
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e ’l vago lume oltra misura ardea /
di quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi
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e ’l viso di pietosi color’ farsi, /
non so se vero o falso, mi parea
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Non era l’andar suo cosa mortale, /
ma d’angelica forma
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2 METAFORE AMOROSE Qual è, fuor di metafora, la scintilla che dà fuoco all’esca amorosa?
3 L’ASPETTO DELL’AMATA Traccia un ritratto fisico di Laura sulla base degli elementi descrittivi forniti dal sonetto. Tali elementi ti paiono sufficienti a ricavarne una descrizione compiuta della donna oppure no? Se no, elenca quelli che a tuo parere mancano.
4 UN VERBO, DIVERSI SIGNIFICATI Che cosa significa mi parea (v. 6)? Lo stesso verbo, “parere”, è impiegato nel sonetto dantesco Tanto gentile e tanto onesta pare (▶ T3, p. 192). In quel caso «pare» significa “appare in tutta evidenza”, “si mostra manifestamente”. Il significato che gli attribuisce qui Petrarca è lo stesso?