Il frutto del caffè

Il frutto del caffè Dal punto di vista botanico, il frutto del ca è viene de nito una drupa, cioè un frutto carnoso che, anche diventato completamente maturo, non si apre spontaneamente per fare uscire il seme che contiene. La struttura della drupa è caratterizzata da un buccia sottile (o esocarpo), una polpa centrale (il mesocarpo carnoso e ricco di succo) e un nocciolo legnoso al centro (l endocarpo), che protegge un unico seme molto duro. Nella pianta del ca è, la buccia è verde nei frutti acerbi, rossa (o gialla nella varietà Bourbon) nei frutti maturi. All interno si trovano quasi sempre due semi che si sviluppano fronteggiandosi con il lato appiattito; quando se ne sviluppa uno solo, è rotondo da qui il nome di ca è perla o caracolito sicuramente di qualità superiore. Chiamati chicchi, sono ricoperti da due membrane sovrapposte: il pergamino e la pellicola argentea. FISSA I CONCETTI 1. La pianta di caffè cresce nelle zone V F tropicali. 2. Il Paese che produce più caffè al mondo è il V F Kenya. 3. Il frutto del caffè quando matura fa uscire spontaneamente V F il seme. nocciolo o endocarpo pergamino e pellicola argentea polpa o mesocarpo buccia o esocarpo La struttura di una drupa di caffè. La buccia dei frutti maturi è rossa, o gialla nel caso della varietà Bourbon. SALA E STORIA La leggenda del caffè Dalla regione di Kaffa, in Etiopia, in cui si presume siano state coltivate le prime piante del genere Coffea, verso il XIV secolo il caffè si diffuse in Arabia dove, in breve tempo, diventò la bevanda ufficiale. Secondo una leggenda, la bevanda al caffè sarebbe stata preparata da Allah in persona e inviata a Maometto, sofferente, per mezzo dell arcangelo Gabriele: nera come la pietra sacra della Mecca, doveva servire a rinvigorire il Profeta, e a renderlo instancabile e acuto. Dopo averla bevuta, Maometto si sarebbe miracolosamente ripreso, le sue forze sarebbero tornate più vigorose di prima e avrebbe così iniziato a predicare. Il caffè arrivò in Italia solo nel Settecento, grazie ai mercanti veneziani: anni prima, nel 1671, frate Antonio Naironi scriveva un trattato dal titolo De saluberrima potione ( Sulla bevanda più salutare ) sulla storia del caffè, questa nuova e deliziosa bevanda proveniente dall Oriente. Qui si narra che il caffè sia stato scoperto nello Yemen, nei pressi della città di Mokha, grazie ad alcuni monaci che avevano ricevuto da un pastore un sacchetto di strane bacche rosse che, mangiate dalle capre, le rendevano particolarmente agitate. Pensando a una presenza diabolica, avrebbero gettato le bacche nel fuoco, il grande purificatore (allora si usava bruciare tutto ciò che fosse sospettato di avere a che fare con il diavolo, dai gatti neri alle persone). Ma dalle fiamme si sparse nell aria un aroma delizioso: un monaco, evidentemente dimenticando la natura maligna delle bacche, o semplicemente curioso di indagare le caratteristiche del nuovo vegetale (nell antichità, i monaci erano grandi studiosi delle piante) le recuperò dalla cenere e le immerse nell acqua per studiarle meglio. Miracolosamente , il profumo riempì l ambiente e l acqua si colorò di bruno: tentato, il monaco la assaggiò scoprendo che era deliziosa e dalle proprietà tonificanti e rinvigorenti, sia per il corpo sia per lo spirito. Da quella volta, il caffè non ha più nulla di diabolico, e viene apprezzato in tutto il mondo. IL CAFF CAPITOLO 2 271

Qualità in Sala
Qualità in Sala
Per il primo biennio