Letteratura attiva - volume 2

DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Un ambiente che vive La commedia si apre con una vivace visione d insieme, che ricrea il lavorio mattutino delle botteghe mentre si preparano ad accogliere gli avventori. Ogni elemento è parte di un ambiente che pulsa di vita, delineato attraverso ciò che si vede realmente sulla scena (rivolgendosi energicamente ai suoi garzoni, è come se Ridolfo invitasse il pubblico a guardarsi in giro e i lettori a immaginare la situazione) e ciò che i personaggi raccontano: il via vai dei lavoranti, dei barcaioli, dei facchini e della gente che frequenta le botteghe, la consegna del caffè alla signora in ristrettezze, la presenza dei giocatori della bisca. La figura del piccolo borghese capace e onesto Ridolfo si caratterizza subito come punto di riferimento di questo ambiente, in qualità di bottegaio avveduto e attento alla propria attività. Si assicura che i garzoni si diano da fare con i clienti e spiega a Trappola che una bottega deve guadagnarsi la fiducia della clientela, per esempio adeguandosi ai suoi orari (A buon ora vengono quelli che hanno da far viaggio, rr. 7-8). Dal confronto con lo scansafatiche Trappola e lo spregiudicato Pandolfo emergono il suo orgoglio per il lavoro (egli esige che il caffè sia sempre fresco e buono), l onestà (voglio vivere onestamente, e non voglio far torto alla mia professione, rr. 104-105), la moderazione nella ricerca del profitto (col caffè si guadagna il cinquanta per cento, che cosa vogliamo cercar di più?, rr. 129-130), l avversione per il guadagno facile, ottenuto a danno degli altri (Non terrei giuoco, se credessi di farmi ricco, r. 96). Le scelte stilistiche Il linguaggio di Ridolfo come espressione di una morale convenzionale L interazione avviene dapprima tra Ridolfo e il suo garzone, Trappola, poi tra lo stesso Ridolfo e Pandolfo. Il caffettiere si esprime con numerosi proverbi o espressioni proverbiali (la farina del diavolo va tutta in crusca, rr. 28-29; pelar la quaglia senza farla gridare, r. 74; Le chicchere non si macchiano, r. 112, e così via), a indicare una superiorità morale che si sostanzia però in una saggezza un po convenzionale. Il linguaggio, d altra parte, rivela il legame dei personaggi con l ambiente in cui vivono; tutti utilizzano infatti termini gergali propri dell ambito del gioco d azzardo e delle carte (prima e seconda, r. 59; anch io ho tagliato un poco, r. 63; a primiera, r. 122). L attore Tino Buazzelli indossa abiti di scena settecenteschi per una rappresentazione della Bottega del caffè realizzata negli anni Settanta. L AUTORE / CARLO GOLDONI / 227

Letteratura attiva - volume 2
Letteratura attiva - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento