20 25 (rr. 29-fine) Voltaire è scettico sulle possibilità che i conflitti scompaiano dal mondo, ma rivolge un appello accorato affinché termini l odio che li accompagna. 30 i loro abiti di una tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera; che sia uguale adorarti in un gergo nato da una lingua morta o in uno più nuovo. Fa che coloro il cui abito è tinto in rosso o in violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio del fango di questo mondo, e che posseggono qualche frammento arrotondato di un certo metallo, gioiscano senza inorgoglirsi di ciò che essi chiamano «grandezza e «ricchezza , e che gli altri li guardino senza invidia: perché tu sai che in queste cose vane non c è nulla da invidiare, niente di cui inorgoglirsi. Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Abbiano in orrore la tirannia esercitata sulle anime, come odiano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell attività pacifica! Se sono inevitabili i flagelli della guerra, non odiamoci, non laceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace, ed impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire insieme in mille lingue diverse, dal Siam alla California, la tua bontà che ci ha donato questo istante. VERSO L ESAME COMPRENDERE E ANALIZZARE 1 A chi si rivolge l autore? E quali caratteristiche ha il suo destinatario? 2 Che cosa chiede Voltaire al destinatario del suo appello? 3 Qual è la concezione della vita che l autore mostra in questo brano? Fai riferimento a passaggi specifici. 4 Quale tono assume il discorso di Voltaire quando fa riferimento agli ideali illuministici di fratellanza tra gli uomini? 5 Quali osservazioni permettono di definire relativistico il pensiero di Voltaire? INTERPRETARE 6 Dopo aver riassunto la posizione di Voltaire sul problema della tolleranza e aver definito in merito le sue coordinate ideologiche, rifletti in un testo di circa 30 righe su quanto siano attuali tali idee nella società di oggi. Francesco Guardi, Il convegno diplomatico, 1753. New York, Metropolitan Museum of Art. 190 / IL SETTECENTO
Letteratura attiva - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento