analogamente, il conte di Gloucester si fa ingannare dal figlio Edmund, perfido e mentitore, preferendolo all onesto e fedele Edgar. Entrambi i personaggi, in questo modo, corrono verso la propria rovina. Quando Lear si accorge della falsità delle due figlie maggiori, che lo hanno blandito con ipocrite esibizioni di affetto solo per accaparrarsi il suo potere, il regno è ormai diviso a metà, ed esse non mantengono fede alla promessa di ospitare il padre, a turno, con la sua scorta. Ridotto a vagabondare senza una dimora, Lear, riparato durante una tempesta in una capanna abbandonata, perde il senno per la disperazione provata di fronte alla crudeltà e all ingratitudine del mondo. Nell infuriare della tempesta, con re Lear c è anche il conte di Gloucester, che versa in una simile situazione di rovina. Nella sventura, i due vecchi si ritrovano accanto i figli fedeli, che non serbano loro rancore per le ingiustizie subite: il conte di Gloucester è assistito da Edgar; Lear ritrova Cordelia, che, sposatasi con il re di Francia, giunge con un esercito per soccorrere il padre. L esercito francese, tuttavia, è sconfitto da quello di Edmund, divenuto intanto conte di Gloucester, e, prima che questi paghi le proprie colpe venendo ucciso dal fratello in singolar tenzone, Cordelia viene impiccata. La morte della figlia rappresenta per Lear l ultimo, terribile colpo: egli si spegne sul suo cadavere. Le due figlie maggiori sono anch esse morte, entrambe vittime di un insana passione per Edmund: Regan avvelenata dalla sorella, Goneril suicida, dopo che è stato scoperto il suo piano per eliminare il marito. Sopravvivono invece Edgar, reintegrato nei suoi diritti di conte di Gloucester, e il suo vecchio padre, ormai cieco. Al trono di Britannia sale il duca d Albania, marito di Goneril, da lui esecrata. FISSO I CONCETTI Re Lear: è il dramma di Shakespeare più cupo; indaga la condizione umana divisa tra bene e male. La lotta tra bene e male Ha scritto il filosofo e critico letterario romantico August Wilhelm Schlegel (1767-1845): «Così come nel Macbeth ha portato il terrore al suo colmo, non diversamente nel Re Lear Shakespeare pare abbia esaurito le fonti della pietà . Re Lear, storia di crudeltà e violenza, è forse il dramma shakespeariano più angoscioso e più disperato, i cui protagonisti assurgono ad allegoria della condizione umana, presentando al pubblico, attraverso le loro dolorose vicende, la grande questione etica del rapporto tra bene e male. Se dalla vicenda si può ricavare una morale, essa è forse contenuta nelle parole che Edgar rivolge al padre cieco e disperato: «Gli uomini debbono pazientare per uscir di questo mondo come per entrarvi: tutto sta nell essere pronti (atto V, scena II). Immagine emblematica di questa triste condizione è la tempesta, che campeggia al centro del dramma travolgendo Lear. John Runciman, Re Lear nella tempesta, 1767. Edimburgo, Scottish National Gallery. I CLASSICI EUROPEI DEL SEICENTO / 125
Letteratura attiva - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento