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BOTTA E RISPOSTA RICORDA Nel passaggio dal singolare al plurale dei nomi variabili che escono in -a tieni presenti anche queste regole: i nomi variabili che escono in -ca e ga hanno il plurale in -chi e -ghi se sono maschili (monarca/monarchi), in -che e -ghe se sono femminili (basilica/basiliche). Fa eccezione belga che al plurale è belgi (il femminile è regolare: belghe); i nomi variabili che escono in -cìa e -gìa hanno il plurale in -cìe e gìe (farmacia/farmacie; magia/magie); i nomi variabili che escono in -scia hanno il plurale in -sce (angoscia/angosce). Fa ecce- zione scia, che al plurale è scie. Nel passaggio dal singolare al plurale dei nomi variabili che finiscono in -o tieni presenti anche queste regole: i nomi variabili che escono in -co e -go spesso hanno il plurale in -chi e -ghi se hanno l accento sulla penultima vocale (svago/svaghi); in -ci e -gi se hanno l accento sulla terzultima vocale (medico/medici). Ma a questa regola esistono numerose eccezioni, una su tutte: amico/amici; i nomi variabili che escono in -logo e -fago hanno il plurale in -gi se sono riferiti a perso- ne (cardiologo/cardiologi) e in -ghi se sono riferiti a cose (dialogo/dialoghi); i nomi variabili che escono in -ìo hanno il plurale in -ii (mugolio/mugolii); quelli che escono in -io hanno il plurale in -i (nubifragio/nubifragi). Alcuni nomi hanno un doppio plurale, ciascuno dei quali ha un diverso significato. Per esempio, bracci/braccia: i bracci sono parti di oggetti; le braccia sono quelle umane (I bracci della bilancia sono in equilibrio. Le braccia di Luisa sono lunghe). CORREGGI, RISCRIVI, SCRIVI Esercizio 1 Cancella la parola scritta in maniera scorretta. a. b. c. d. e. f. g. 38 fasce/fascie coscie/cosce traccie/tracce regie/rege acacie/acace specchi/specchii psicologi/psicologhi

Quaderno di scrittura
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Antologia primo biennio