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COME SCRIVO IL FEMMINILE DEI NOMI COMUNI? Maschile -aio, -aro, -ario fioraio palazzinaro bibliotecario -aiolo pizzaiolo -one, -ino accattone spazzino -ano paesano -ante il cantante -ente il corrispondente -iere, -iero giardiniere prigioniero -tore direttore -sore incisore difensore professore Nomi «suffissati base lessicale + suffisso + desinenza Femminile -aia, -ara, -aria fioraia palazzinara bibliotecaria -aiola pizzaiola -ona, -ina accattona spazzina -ana paesana invariato, prende l art. femmminile la la cantante invariato, prende l art. femmminile la la corrispondente -iera giardiniera prigioniera -trice direttrice -sora, -itrice, -essa incisora difenditrice (o la forma pop. difensora) professoressa RICORDA Riconosci e usa correttamente i nomi comuni di cosa che, pur avendo la stessa forma, costituiscono due parole diverse se utilizzate al maschile o al femminile. Se scrivo Alessandra ha scoperto il fine della sua vita sto comunicando a chi legge che Alessandra ha scoperto lo scopo della sua vita. Se scrivo Alessandra ha scoperto la fine della sua vita sto comunicando a chi legge che Alessandra ha scoperto la conclusione della sua vita. Altri esempi di questo fenomeno sono: il radio (elemento chimico) la radio (l apparecchio radiofonico); il fronte (termine militare) la fronte (del volto). Fai attenzione ai casi particolari, che non seguono le regole riportate sopra, e ai nomi indipendenti , che formano il maschile e il femminile da due radici diverse. Tra i casi particolari attestati da grammatiche e dizionari ci sono parole di largo uso come le coppie: dio/dea; gallo/gallina; stregone/strega. La maggioranza dei nomi indipendenti registrano legami di parentela o nomi comuni di animali: fratello/sorella; fuco/ape. 35

Quaderno di scrittura
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Antologia primo biennio