7. COME E QUANDO VADO A CAPO?

7. COME E QUANDO VADO A CAPO? Si può ANDARE A CAPO perché ce lo impone il supporto su cui scriviamo (la pagina del quaderno, il foglio protocollo) oppure per scelta, anche quando la riga a disposizione non è conclusa. Nel primo caso possiamo fare in modo di non andare mai a capo a metà parola, oppure, se decidiamo di spezzare le parole tra una riga e l altra, dobbiamo farlo seguendo le regole della divisione in sillabe. Nel secondo o stiamo scrivendo in versi (seguendo degli schemi metrici), oppure, se scriviamo in prosa, stiamo creando un capoverso, cioè un blocco di testo separato dal precedente da un punto e un a capo . Divisione in sillabe L Accademia della Crusca ha pubblicato sul suo sito un prontuario per la divisione in sillabe. Eccolo. Una vocale iniziale di parola quando è seguita da una sola consonante costituisce una sillaba: e-la-bo-ra-re; a-lian-te; u-mi-do; i-do-lo; o-do-re. Una consonante semplice (cioè non unita o rafforzata con altre consonanti) forma una sillaba con la vocale seguente: da-do; pe-ra. Non si divide mai un gruppo di consonanti formato da b, c, d, f, g, p, t, v + l oppure r: a-tle-ti-ca; bi-bli-co; bro-do; in-cli-to; cre-de-re. Non si divide mai un gruppo formato da s + consonante/i: o-stra-ci-smo; te-schio; co-stola; sco-iat-to-lo; co-stru-i-re. Si dividono i gruppi costituiti da due consonanti uguali (tt, dd, ecc. e anche cq) e i gruppi consonantici che non sono ammessi a inizio di parola (del tipo cn, lm, rc, bd, mb, mn, ld, ng, nd, tm): tet-to; ac-qua; ri-sciac-quo; cal-ma; ri-cer-ca. Nei gruppi consonantici formati da tre o più consonanti (rst, ntr, ltr, rtr, btr) si divide prima della seconda consonante, anche in presenza di prefissi come inter-, trans-, iper-, sub-, super-: con-trol-lo; ven-tri-co-lo; al-tro; scal-tro; in-ter-sti-zio. Quando si incontrano due o più vocali, occorre distinguere due casi: le vocali non si dividono quando formano un dittongo. Il dittongo è un gruppo costituito da una vocale preceduta da una semiconsonante (i, u, quindi le sequenze ia, ie, io, iu, ua, ue, uo, ui) o seguita da una semivocale (i, u, quindi le sequenze ai, ei, oi, ui, au, eu). La i e la u infatti nel sistema fonologico dell italiano possono rappresentare anche due suoni che prevedono una durata molto più breve e un articolazione leggermente diversa rispetto alle corrispondenti vocali, intermedia tra la vocale e la consonante. Nelle regole di divisione in sillabe i dittonghi non possono essere spezzati per cui sono corrette scansioni sillabiche come: au-gu-ri; au-to; vio-la; in-dia-no; pio-lo; i gruppi vocalici si possono invece dividere quando formano uno iato, che si realizza di massima in tre casi: 1) se nessuna delle due vocali è i o u: ma-e-stra; a-e-ro-pla-no; po- 30

Quaderno di scrittura
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Antologia primo biennio