T3 - GIOCO E GIOCATTOLI PER BAMBINI E BAMBINE - Testo

Testi non letterari T3 Gioco e giocattoli per bambini e bambine Elena Gianini Belotti, in Dalla parte delle bambine. L influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita, Feltrinelli, Milano 2011 (I ed. 1973) Testo argomentativo [ Scrivere per argomentare, p. 134] 5 10 15 20 25 30 35 214 Nel bambino la tendenza a giocare è certamente innata, ma i modi in cui il gioco si esprime, le sue regole, i suoi oggetti sono indubbiamente il prodotto di una cultura. Il patrimonio ludico viene tramandato di generazione in generazione dagli adulti ai bambini, dai bambini più grandi a quelli di età inferiore e le variazioni da un passaggio all altro sono limitate. [ ] Quando gli adulti asseriscono che è il bambino stesso a fare le sue scelte a proposito di giochi, non riflettono che per manifestare preferenze per un gioco o per un altro, deve pur averle apprese da qualcuno. E costui ha già fatto una scelta al posto suo, nell arco delle possibilità che si offrono, cioè del materiale per giocare reperibile e disponibile. Insomma, giochi e giocattoli sono frutto di una precisa cultura nel cui ambito si possono fare scelte in apparenza ampie, in realtà assai limitate. In questo campo la differenziazione in base al sesso emerge con particolare evidenza. La maggior parte dei giocattoli in commercio è strettamente concepita per i maschi o per le femmine in vista dei diversi ruoli e aspettative. [ ] abbastanza comune che al momento di andare a dormire i bambini chiedano di tenere con sé una bambola o un orsacchiotto o qualsiasi altro animale morbido al quale sono particolarmente affezionati; mentre spesso le bambine portano a letto una bambola è raro che ciò venga permesso ai maschietti. Se proprio vogliono portarsi sotto le coperte un compagno, bambolotto o animale, che sia del loro stesso sesso. Successivamente si insisterà perché le bambine continuino a giocare con le bambole, poiché questo gioco viene considerato un vero e proprio addestramento alla futura funzione materna, mentre il maschietto che manifestasse preferenze di questo genere ne verrà dissuaso e spinto verso tipi di giochi aggressivi e competitivi. Quando il maschietto pretende di giocare con le bambole in gruppetti misti di bambini e bambine, la cosa viene tollerata perché in questo caso gli sarà dato modo di assumere i ruoli di padre, marito, figlio, approvati e riconosciuti come maschili. «Facciamo che io ero il papà e tu la mamma , oppure: «Facciamo che io ero il bambino e tu la mamma . In questo gioco, ampiamente liberatorio, le bambole vengono sgridate, strapazzate, picchiate, punite, in una parola gli si impartiscono le stesse proibizioni che i bambini ricevono dai genitori. Fino all età di cinque-sei anni circa, bambini e bambine amano nello stesso modo i giochi di imitazione delle attività casalinghe, desiderano con ardore partecipare alle attività domestiche della madre che hanno un grosso fascino a causa degli elementi usati: l acqua, il fuoco, gli alimenti; le verdure lavate fatte a pezzi, affettate, tritate, impastate, cambiano aspetto e consistenza con la cottura, vengono passate, mescolate, amalgamate, condite, tutta una serie di attività che costituiscono esperienze stimolanti e attraenti per i bambini. Mentre la bambina, a quell età, passa senza avvedersene dal gioco imitativo alla vera e propria partecipazione alle attività casalinghe materne, ed è felice e

Quaderno di scrittura
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Antologia primo biennio