2. Osserva

ESPRIMERE C 5 Mai davvero felice e mai del tutto infelice oh!, l ho capito; e mi regolo. Ma pensare la gioia, almeno quello: pensarla! e qualche volta, senza farsi troppe idee, senza montarsi la testa, annusarla, sfiorarla con le dita come se fosse (non lo è?) l avanzo della vita d un santo, una reliquia Giovanni Raboni, in Barlumi di storia, Mondadori, Milano 2002 2 OSSERVA A quale genere Il testo A è una lettera spedita da un giovane scrittore, Carlo Michelstaedter, alla sorella appartengono? Paula. La ragazza aveva trascorso qualche tempo con il fratello per poi ripartire alla volta della casa di famiglia, a Gorizia. L autore le scrive la lettera da Bologna, dove l ha vista andar via, prima di tornare a Firenze, dove studiava. Il testo B è una pagina di diario dove un altro scrittore, Franz Kafka, riflette sulla decisione di lavorare in una fabbrica anche nelle ore pomeridiane, mettendo in evidenza i grovigliosi motivi per cui ha fatto questa scelta e la sua incapacità di trovare un senso e una realizzazione in questa attività (mentre, come emerge nel seguito della pagina di diario, vorrebbe dedicare il tempo del pomeriggio alla scrittura). Il testo C è una poesia in cui l autore, Giovanni Raboni, considera il proprio modo di stare al mondo: dice di sapersi regolare , di saper galleggiare tra una felicità e un infelicità mai assolute e di aver consapevolezza di farlo. E tuttavia esprime il desiderio di pensare almeno qualche volta alla gioia, sfiorandola o annusandola come qualcosa di prezioso, venerato, misterioso e forse almeno per chi non fa un atto di fede di dubbia autenticità, come una reliquia: un pezzetto di qualcosa che è appartenuto a un santo. Chi sono i destinatari? I testi A e B sono scritti privati. I destinatari della scrittura sono, rispettivamente, una persona di famiglia (Paula alla quale il fratello vuol raccontare il vuoto d impegni e il senso di mancanza che la ragazza gli ha lasciato partendo) e l autore stesso (Kafka scrive per conoscersi meglio, per riflettere, per ricordare sentimenti, accadimenti ed emozioni). Dal destinatario dipendono lo stile libero e spassionato che accomuna i due testi, con, in più, un alta dose di affettività esibita da Michelstaedter nei confronti della sorella da guidare e accudire (povero pasticcio mio [rr. 9-10]) e un tono sconsolato e velenoso da parte di Kafka nei confronti del padre, del cognato, di se stesso (Ora nessuno mi costringe con la forza, ma mio padre coi rimproveri, Karl col silenzio, e io col mio senso di colpa [rr. 2-3]). Il testo C invece è un testo scritto per la pubblicazione, in una raccolta che l autore Giovanni Raboni ha preparato e visto uscire: il destinatario dell espressione dei sentimenti dell autore è un pubblico assai ampio. Qual è lo scopo? Sebbene appartenenti a tre generi diversi e destinati a tre tipi di lettori diversi, i tre testi hanno come scopo principale quello di comunicare stati d animo, sensazioni e pensieri di chi scrive in una forma insieme comprensibile e libera, fortemente dipendente dalla soggettività dell autore. Per questo vengono detti testi espressivi. 149

Quaderno di scrittura
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Antologia primo biennio