La luce del futuro - volume C

Il mito greco e romano vinosa (v. 616) e spinta all eccesso, tanto da coinvolgere nel massacro anche i figli. Costrette da allora a fare tutto da sole, le femmine traggono insegnamento dalla situazione paradossale, divenendo abili nello svolgimento di attività che in genere sono svolte dagli uomini: il lavoro dei campi, l allevamento dei buoi, il mestiere delle armi (vv. 627-630). Un mito nel mito Pur capaci di autogovernarsi, le donne dell isola tuttavia avvertono il costante pericolo di incursioni nemiche dalla vicina Tracia: l arrivo degli Argonauti, perciò, è sufficiente a metterle in allarme. Issipile indossa le armi del padre e si riversa sulla spiaggia con le altre donne (vv. 631-639), paragonate a Baccanti, figure femminili che incutevano una certa paura per via degli eccessi cui si abbandonavano nei riti dionisiaci. La situazione di panico è interrotta dall arrivo dell araldo Etalide, mandato dagli Argonauti a colloquio. Con un procedimento tipico della poesia di età ellenistica, amante degli excursus (o digressioni) eruditi, Apollonio Rodio prima indugia nel presentare il personaggio incastonando il suo mito nella vicenda, poi si interrompe per riprendere le fila del discorso precedente (vv. 640-649). Etalide ha ricevuto dal padre memoria incorrotta di tutte le cose (v. 643), ma al poeta basta alludere incidentalmente alla sua storia: Ma perché dovrei raccontare / in esteso la storia di Etalide? (vv. 648-649). Dopo aver accordato all araldo ospitalità per la notte, la mattina successiva Issipile convoca un assemblea delle donne per discutere il problema e propone di offrire cibo e ristoro agli Argonauti sulla nave, in modo da occultare il misfatto da loro compiuto (vv. 657-666). Ma un intera città senza uomini non potrebbe certo passare inosservata. Apollonio sta così preparando il graduale disgelo della situazione insostenibile di Lemno, in cui non è più garantita neanche la procreazione e le donne cominciano a voler riacquistare la condizione di mogli e di madri. Nel séguito della storia, infatti, gli Argonauti si uniranno alle Lemnie in un contesto ospitale e festivo. Il valore simbolico Il mito riferito da Apollonio non è un caso isolato nella cultura greca: anche le Danaidi, figlie di Danao, rifiutano le nozze con i propri cugini. Fuggite con il padre ad Argo, tuttavia, sono inseguite dai pretendenti e costrette al matrimonio. Il padre allora dà loro l ordine di uccidere i rispettivi mariti la prima notte di nozze: tutte obbediscono eccetto Ipermnestra, moglie di Linceo. Quest ultimo vendicherà poi i suoi fratelli uccidendo tutte le figlie di Danao con l eccezione della sola Ipermnestra. La colpa delle Danaidi sta nel rifiuto della legge di natura (che nel mondo greco imponeva alla donna il matrimonio), non diversamente dalle abitanti di Lemno, che uccidono i propri mariti ed esprimono la negazione della femminilità anche attraverso la rivendicazione dell abilità in guerra, tradizionale prerogativa maschile. Questi miti, non privi di tratti paradossali e tipici di una società maschilista come quella greca, avevano la funzione di esorcizzare la paura di un mondo in cui le donne potessero rivalersi sugli uomini e ribaltare i rapporti di forza fino all eliminazione fisica dell altro sesso. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE ANALIZZARE E INTERPRETARE 1. Una diversa dalle altre. Chi è Issipile? a Una Baccante. c La regina di Iolco. b La figlia di Toante. d Una dea di Lemno. 2. Donne assassine. Perché le donne di Lemno hanno ucciso i loro uomini? 3. Il re sopravvissuto. Come si era salvato Toante? 4. Emancipate. Quali sono le attività maschili in cui le donne di Lemno acquistano dimestichezza? 5. Una similitudine. A chi sono paragonate le donne di Lemno accorse sulla spiaggia in armi? 6. L insistenza di Issipile. Perché Issipile insiste che siano dati cibo e vino agli Argonauti sulle navi e non dentro la città? 71

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Epica