La luce del futuro - volume C

Eneide 430 435 440 445 nulla (lo attestino il cielo e le consapevoli stelle); soltanto amò troppo lo sventurato amico . Così diceva; ma la spada vibrata con violenza tra sse il costato e ruppe il candido petto. Eurialo cade riverso nella morte, il sangue scorre per le belle membra, e il capo si adagia reclino sulla spalla: come un ore purpureo quando, reciso dall aratro, languisce morendo, o come i papaveri che chinano il capo sul collo stanco, quando la pioggia li opprime. Ma Niso s avventa sul folto e cerca fra tutti il solo Volcente, contro il solo Volcente si ostina. I nemici, addensatisi intorno a lui da tutte le parti, lo stringono da presso; egli incalza ugualmente e ruota la spada fulminea, nché non la immerse nella bocca del rutulo urlante, e morendo tolse la vita al nemico. Allora, tra tto, si gettò sull amico esanime, e al ne riposò in una placida morte. Fortunati entrambi! Se possono qualcosa i miei versi, mai nessun giorno vi sottrarrà alla memoria del tempo, nché la casa di Enea abiti l immobile rupe del Campidoglio, e il padre romano abbia l impero. Publio Virgilio Marone, Eneide, libro IX, vv. 314-449, trad. di L. Canali, Mondadori, Milano 2014 432. il costato: il torace. 435. purpureo: rosso porpora. 439. il solo Volcente: Niso si avventa su di lui, in quanto responsabile della morte di Eurialo. 443. del rutulo: di Volcente. 444. esanime: ormai morto. 446. Fortunati entrambi!: apostrofe che sottolinea la partecipazione emotiva dell autore alla vicenda narrata. 448-449. finché l impero: finché la di- scendenza di Enea abiterà la rupe immobile del Campidoglio e il Senato (il padre romano) comanderà sul mondo. L intera immagine consacra il mito dell eternità della civiltà romana. SPECCHI di CARTA Fino a che punto possono spingersi la generosità e la dedizione per un amico? Quanto e come possono i sentimenti prevalere sul calcolo realistico del pericolo e sull istinto di sopravvivenza? L episodio di Eurialo e Niso è la risposta dell epica antica, e in particolare di Virgilio, a queste domande. L eroismo che nasce per un motivo di pubblico interesse, aiutare la causa di Enea, si trasforma, infatti, in una pagina dai toni intimi e privati: la scelta di Niso di uscire allo scoperto per salvare l amico è la decisione dettata dalla forza di un sentimento che prevale su ogni altro tipo di considerazione. Alla banale prosa della salvezza individuale si sostituisce la poesia dell affetto e dell amicizia, capace di trasmettere un coraggio di cui altrimenti non saremmo capaci: le azioni eroiche nascono sempre da grandi sentimenti E allora prende il sopravvento il pensiero che una vita senza un amico, perso durante un impresa affrontata insieme, non sarebbe più degna di essere vissuta, ma si affaccia anche e soprattutto il desiderio di vederlo sano e salvo, persino a costo della nostra stessa vita. Proprio in momenti come questi, segnati dal pericolo e dalla difficoltà, si riconosce il vero amico, recita un antico proverbio. 375

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Epica