La luce del futuro - volume C

Omero UNIT 2 marine o unghiuti avvoltoi, quando i piccoli ruban loro i villani, prima che penne abbian l ali: così misero pianto sotto le ciglia versavano. Omero, Odissea, libro XVI, vv. 172-219, trad. di R. Calzecchi Onesti, Einaudi, Torino 1989 Il cane Argo Giunti davanti al palazzo reale, dove i Proci banchettano, Odisseo ed Eumeo trovano adagiato in disparte il vecchio cane Argo, rimasto fedele al padrone (libro XVII). 290 295 300 305 310 315 Mentre questo dicevano tra loro, un cane che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie. Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce, perché assai presto partì l eroe per la sacra Ilio. Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone, giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli che presso le porte della reggia era raccolto, fin quando i servi lo portavano sui campi a fecondare il vasto podere di Odisseo. E là Argo giaceva tutto pieno di zecche. E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo volse altrove lo sguardo e s asciugò una lacrima senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva: «Certo è strano, Euméo, che un cane come questo si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme; ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce nella corsa, o non era che un cane da convito, di quelli che i padroni allevano solo per il fasto . E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci: «Questo è il cane d un uomo che morì lontano. Se ora fosse di forme e di bravura come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo, 218. i villani: i contadini. il soggetto della frase. 290. Mentre... loro: Eumeo e Odisseo stanno decidendo se entrare nella reggia insieme oppure uno per volta. 293. nelle cacce: nelle battute di caccia. 294. Ilio: Troia. 278 300. a fecondare il vasto podere: per rendere fertile il possedimento terriero. 301. zecche: parassiti che infestano gli animali, in particolare i cani, dei quali succhiano il sangue. 306. senza farsi vedere da Euméo: Odisseo non può tradirsi davanti a Eumeo, al quale non ha ancora rivelato la propria identità. 310. cane da convito: da salotto, allevato solo perché il padrone potesse vantarsi della sua bellezza. 312. E a lui... Euméo: il poeta si rivolge direttamente al personaggio, utilizzando la seconda persona (apostrofe).

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Epica