La luce del futuro - volume C

Odissea 110 115 120 125 130 135 appena avrai spinto la nave ben costruita sull isola della Trinachia, sfuggito al mare viola, e troverete le vacche al pascolo e le greggi pingui del Sole, che vede ogni cosa e sente ogni cosa. Se queste le lasci illese e pensi al ritorno, potrete ancora arrivare ad Itaca, pur subendo sventure; se però le molesti, allora prevedo rovina per te, per la nave e i compagni: e tu, seppure ne scampi, tardi ritorni e male, perduti tutti i compagni, sopra una nave straniera; e a casa trovi dolori, uomini prepotenti, che ti divorano i beni, corteggiando la sposa divina e facendole doni. Ma, tornato, tu punirai la loro violenza: e quando, nelle tue case, i pretendenti li hai sterminati, con l inganno o a fronte con l aguzzo bronzo, prendi allora il maneggevole remo e va , finché arrivi da uomini che non sanno del mare, che non mangiano cibi conditi col sale, che non conoscono navi dalle gote purpuree né i maneggevoli remi che sono per le navi le ali. E ti dirò un segno chiarissimo: non potrà sfuggirti. Quando un altro viandante, incontrandoti, dirà che tu hai un ventilabro sull illustre spalla, allora, confitto a terra il maneggevole remo e offerti bei sacrifici a Posidone signore, un ariete, un toro e un verro che monta le scrofe, torna a casa e sacrifica sacre ecatombi agli dèi immortali che hanno il vasto cielo, a tutti con ordine. Per te la morte verrà fuori dal mare, così serenamente da coglierti consunto da splendente vecchiezza: intorno avrai popoli ricchi. Questo senza errore ti annunzio . 107. Trinachia: o Trinacria, nome che i Greci davano alla Sicilia ( isola a tre punte ). al mare viola: al mare scuro. Si tratta di un epiteto frequente per indicare la massa delle acque marine. 108. pingui: grasse, perché ben nutrite. 110. illese: intatte. 112-113. se però... compagni: dopo essere scampati alle Sirene e ai terribili mostri Scilla e Cariddi, Odisseo e i suoi compagni approdano all isola del dio Sole: qui sono costretti a sostare per un mese, impossibilitati a riprendere il mare a causa delle continue tempeste. Terminate le provviste, stanchi e affamati, gli uomini di Odisseo contravvengono ai suoi ordini e uccidono le vacche sacre al dio per cibarsene, scatenando la terribile ira del Sole: moriranno tutti. 115. nave straniera: quella che i Feaci forniranno a Odisseo. 116. uomini prepotenti: i Proci, che spadroneggiano a Itaca in assenza di Odisseo. 120. con l inganno... l aguzzo bronzo: Odisseo stermina i Proci sia ordendo una trappola con l aiuto del figlio Telemaco e assumendo grazie alla dea Atena le sembianze di un vecchio mendicante (con l inganno), sia affrontando i suoi nemici faccia a faccia, colpendoli con una spada di bronzo appuntito (metonimia). 123. che non mangiano... sale: la perifrasi indica le popolazioni lontane dal mare, che quindi non potevano condire e conservare i cibi con il sale. 124. dalle gote purpuree: dalle guance rosse. Le fiancate delle navi erano dipinte di rosso. L uso del termine guancia per indicare la fiancata è una metafora. 128. ventilabro: pala che serve ai contadini per separare il grano dalla pula. Il fatto che qualcuno possa scambiare un remo per un ventilabro è sintomo del fatto che non ha mai avuto occasione di salire su una nave. 131. verro: maiale. 132. ecatombi: letteralmente sacrifici di cento buoi, o semplicemente sacrifici di grandi dimensioni e solennità. 263

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Epica