La luce del futuro - volume C

Iliade può solo imparare a sopportare i mali connaturati alla sua condizione: l impressione è che Achille voglia ridimensionare la propria posizione di forza, consapevole della rapida incostanza della sorte e che nessuno è per sempre vincitore. Eppure, anche in una situazione come questa, Achille ha bisogno di rimarcare la propria posizione di superiorità. Quando Priamo insiste nell avere subito indietro il corpo del figlio, rifiutandosi di sedersi (vv. 553-558), l eroe greco, offeso nel vedere disprezzata la propria ospitalità, si innervosisce e minaccia di non obbedire al comando di Zeus di restituire Ettore (Perciò, fra tante pene, non mi gonfiare il cuore di più, / ch io non ti lasci stare, o vecchio, neppure nella tenda, / benché supplice, e violi il comando di Zeus!, vv. 568-570). Il re per un attimo trema: l apparente distensione iniziale cede di nuovo alla durezza dei rapporti umani in tempo di guerra e l irascibilità di Achille riprende vigore. Il ricordo di Patroclo e il ritorno alla quotidianità Nonostante lo scatto improvviso, Achille rammenta che la restituzione del corpo di Ettore è volere degli dèi e solo allora ordina che le spoglie del nemico siano sistemate e lavate. Lo scempio cui lo ha sottoposto sin dall uccisione ha lasciato segni evidenti e Achille non vuole che Priamo lo veda in queste condizioni (vv. 572-590). Una sola remora ancora lo trattiene: il ricordo dell amico Patroclo (O Patroclo, non indignarti con me, se saprai, / pur essendo nell Ade, che ho reso Ettore luminoso / al padre: non indegno riscatto m ha offerto, / e anche di questo io ti farò la parte che devo!, vv. 592-595). Ma Achille sa superare anche quest ultimo ostacolo: i ricchi doni ricevuti da Priamo (v. 579) sono degni del valore sociale del compagno. Una volta reso il corpo, Achille invita il re troiano a condividere con lui il pasto, raccontandogli il bellissimo mito di Niobe: privata da Apollo e Artemide dei suoi dodici figli, anche lei si ricordò del cibo, quando fu stanca di piangere dopo nove giorni di lutto (vv. 602-620). Il suo esempio serve a consolare Priamo e a dare un senso alla quotidianità del nutrirsi, anche dopo tanto dolore. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE ANALIZZARE E INTERPRETARE 1. Un padre dilaniato. In che modo Priamo cerca di muovere a compassione Achille? descritta la reazione di Achille alla vista di Priamo? 2. Il pianto dei nemici. Per quali diverse ragioni piangono i due? (massimo 15 righe) il discorso di Achille dal v. 518 al v. 551. 4. La volontà del re. Perché Priamo non vuole sedersi sul seggio? 9. Il vecchio re troiano. Con quale gesto estremo Priamo cerca la pietà di Achille? 10. Le giare di Zeus. Il riferimento alle due giare di Zeus contiene un invito a a ribellarsi alle prove del destino. 5. La restituzione del cadavere. Come viene reso il corpo di Ettore a Priamo? b accettare con dignità l ineluttabilità del destino. c darsi la morte invece che vivere nell infelicità. 6. Vero o falso. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. b) Il riscatto per il corpo di Ettore è adeguato al valore sociale di Patroclo. 8. Un punto di contatto. Che cosa accomuna Achille e Priamo? 3. L affiorare della pietà. Riassumi in un breve testo a) Il riscatto portato da Priamo è ininfluente ai fini della restituzione del corpo di Ettore. 7. Una figura retorica. Attraverso quale figura retorica è d costruirsi da soli il proprio destino. 11. Un espressione significativa. Tu hai cuore di ferro V F (v. 521), dice Achille a Priamo. Di che figura retorica si tratta? 12. Se e come cambia un eroe. Secondo te, a partire dall iV F ra del libro I sino alla resa del corpo di Ettore, si può parlare di una maturazione di Achille nel poema? 179

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Epica