T9 C’è fine anche al dolore: Achille e Priamo (libro XXIV,

T9 Audio LETTURA C è fine anche al dolore: Achille e Priamo TRATTO DA Iliade, libro XXIV, vv. 468-620 Aleksandr A. Ivanov, Re Priamo implora Achille di restituirgli il corpo di Ettore, 1924. Dopo la morte di Ettore, vengono celebrati i funerali di Patroclo e istituiti in suo onore giochi funebri, che vedono una grande partecipazione dell esercito acheo (libro XXIII). Frattanto Achille continua a fare scempio del cadavere di Ettore, che trascina con il carro intorno alla tomba dell amico. Mosso a compassione, Zeus decide di chiedere a Teti di recarsi dal figlio per pregarlo di restituire il corpo dell avversario al padre Priamo. Il re troiano viene raggiunto da Iride, messaggera degli dèi, che lo esorta a fare visita ad Achille con un ricco riscatto (libro XXIV). 470 475 480 485 Detto così, ritornò al vasto Olimpo Ermete; e Priamo saltò a terra dal cocchio e lasciò Ideo: quello rimase a tenere cavalli e mule, e il vecchio entrò dritto dove sedeva Achille caro a Zeus: lo trovò solo, sedevano in disparte i compagni: ma due, l eroe Automèdonte e Alcimo rampollo d Ares, s affaccendavano standogli intorno: aveva appena finito di mangiare e di bere: c era lì ancora la tavola. Entrò non visto il gran Priamo, e standogli accanto strinse fra le sue mani i ginocchi d Achille, baciò quella mano tremenda, omicida, che molti figliuoli gli uccise. Come quando grave colpa ha travolto un uomo, che, ucciso in patria qualcuno, fugge in altro paese, in casa d un ricco, stupore afferra i presenti; così Achille stupì, vedendo Priamo simile ai numi, e anche gli altri stupirono e si guardarono in faccia. Ma Priamo prendendo a pregare gli disse parola: «Pensa al tuo padre, Achille pari agli dèi, 469. Ermete: Ermes, messaggero degli dèi. 470. Ideo: l araldo, il messaggero che accompagna Priamo. 474. Automèdonte e Alcimo: gli aurighi del carro di Achille. Ares: il dio della guerra. 478-479. strinse uccise: Priamo compie i gesti tipici del supplice, cioè abbraccia le ginocchia e bacia la mano di Achille. 480-482. Come quando i presenti: come quando un uomo, in preda a follia, uccide qualcuno in patria, fugge in un altro paese e chiede ospitalità a un ricco, causando lo stupore dei presenti. Poteva accadere, infatti, che un omicida bandito dalla propria città cercasse protezione nelle case dei ricchi stranieri. 483. stupì: si stupì, provò stupore. 173

La luce del futuro - volume C
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Epica