T7 La morte di Patroclo e il pianto di Achille (libro XVI,

T7 Audio LETTURA La morte di Patroclo e il pianto di Achille TRATTO DA Iliade, libro XVI, vv. 783-867; libro XVII, vv. 424-455; libro XVIII, vv. 22-38 Johann Heinrich F ssli, Achille tenta di afferrare l ombra di Patroclo, 1803. Fallita l ambasceria ad Achille, Diomede e Odisseo, su proposta di Nestore, si recano nottetempo nel campo troiano per ottenere informazioni sul nemico. Una mossa analoga da parte troiana vanifica il valore decisivo dell operazione (libro X). Il giorno successivo Agamennone guida la riscossa greca con una serie di gesta eroiche (libro XI), ma Ettore è già al muro costruito dagli Achei (libro XII), lo oltrepassa e sposta la battaglia verso le navi (libro XIII). Un inganno teso da Era a Zeus consente a Poseidone di intervenire in soccorso dei Greci (libro XIV), ma il contrattacco guidato da Apollo conduce i Troiani sul punto di incendiare le navi greche (libro XV). Le ultime gesta di un eroe Patroclo, compagno e amico di Achille, che fin qui si è distinto per moderazione e nobiltà d animo, chiede all eroe di poter indossare la sua armatura per andare in aiuto dei Greci. I Troiani, convinti del ritorno in battaglia di Achille, sono spaventati e trucidati in gran numero, ma Patroclo contravviene alle raccomandazioni dell amico e si spinge a combattere fin sotto le mura della città, dove andrà incontro al proprio destino (libro XVI). 785 790 E Patroclo si slanciò sui Troiani meditando rovina, si slanciò per tre volte, simile ad Ares ardente, paurosamente gridando: tre volte ammazzò nove uomini. Ma quando alla quarta balzò, che un nume pareva, allora, Patroclo, apparve la fine della tua vita: Febo gli mosse incontro nella mischia selvaggia, tremendo, ed egli non lo vide venire in mezzo al tumulto; gli venne incontro nascosto di molta nebbia. E dietro gli si fermò, colpì la schiena e le larghe spalle con la mano distesa: a Patroclo girarono gli occhi. E Febo Apollo gli fece cadere l elmo giù dalla testa: 784. Ares ardente: Ares, dio della guerra. L epiteto ardente allude al coraggio e al temperamento del dio. 786. nume: dio. 156 787. allora vita: si tratta di un apostrofe. Il narratore si rivolge a Patroclo in seconda persona aumentando così la tensione della scena. 788. Febo: consueto epiteto per Apollo, il luminoso . 790. nascosto di molta nebbia: avvolto dalla nebbia e quasi invisibile.

La luce del futuro - volume C
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Epica