La luce del futuro - volume C

Omero UNIT 1 410 415 420 425 430 435 balzandoti contro tutti: oh, meglio per me scendere sotto terra, priva di te; perché nessun altra dolcezza, se tu soccombi al destino, avrò mai, solo pene! il padre non l ho, non ho la nobile madre. Il padre mio Achille glorioso l ha ucciso, e la città ben fatta dei Cilici ha atterrato, Tebe alte porte; egli uccise Eezìone, ma non lo spogliò, ché n ebbe tema in cuore; e lo fece bruciare con le sue armi belle, e gli versò la terra del tumulo sopra; piantarono olmi intorno le ninfe montane, figlie di Zeus egìoco. Erano sette i miei fratelli dentro il palazzo: ed essi tutti in un giorno scesero all Ade di freccia, tutti li uccise Achille glorioso rapido piede, accanto ai buoi gambe storte, alle pecore candide. La madre che regnava sotto il Placo selvoso poi che qui la condusse con tutte le ricchezze, la liberò, accettando infinito riscatto, ma là in casa del padre, la colpì Artemide arciera. Ettore, tu sei per me padre e nobile madre e fratello, tu sei il mio sposo fiorente; ah, dunque abbi pietà, rimani qui sulla torre, non fare orfano il figlio, vedova la sposa; ferma l esercito presso il caprifico, là dove è molto facile assalir la città, più accessibile il muro; per tre volte venendo in questo luogo l hanno tentato i migliori compagni dei due Aiaci, di Idomeneo famoso, compagni degli Atridi, del forte figlio di Tideo: o l abbia detto loro chi ben conosce i responsi, oppure ve li spinga l animo stesso e li guidi! 410. balzandoti: assalendoti. 411. scendere sotto terra: morire. 411-413. perché solo pene: Andromaca immagina quale potrà essere il suo futuro da prigioniera di guerra. In caso di morte del marito, priva di dolcezze e affetti, andrà incontro solo a sofferenze e umiliazioni. 417. ma non in cuore: Achille non sottrasse al padre di Andromaca le armi, come faceva solitamente il vincitore, perché ebbe timore di compiere un atto empio agli occhi degli dèi. 418-419. e lo fece tumulo sopra: Achille riservò al corpo di Eezìone un trattamento adeguato a un uomo del suo rango, cioè bruciò il cadavere e le armi su un rogo, poi lo fece seppellire. Questa è la prima descrizione di un rito funebre nell Iliade; il poema terminerà con 140 il racconto dei funerali di Patroclo e di Ettore. 420. ninfe: divinità minori, personificazioni di elementi naturali, che abitavano presso boschi o corsi d acqua. egìoco: portatore dell egida, scudo ricoperto della pelle della capra Amaltea, che aveva allattato Zeus. 422. tutti di freccia: morirono tutti colpiti dalle frecce di Achille. 423. rapido piede: epiteto di Achille. 424. gambe storte: epiteto formulare. Andromaca insiste nel descrivere la furia di Achille, che uccide indistintamente uomini e animali. 426. poi che qui la condusse: dopo che (Achille) la fece schiava. 428. Artemide arciera: Artemide, dea della caccia, era considerata responsabile della morte improvvisa delle donne, non dovuta a malattia. La madre di Andromaca morì probabilmente di dolore a causa della perdita dei suoi familiari più stretti. 433. caprifico: fico selvatico, di cui erano ghiotte le capre. 436. due Aiaci: Aiace figlio di Telamone e Aiace figlio di Oileo. Idomeneo: re di Creta, uno dei guerrieri più valorosi tra i Greci convenuti a Troia. 437. Atridi: Agamennone e Menelao, figli di Atreo. figlio di Tideo: Diomede. 438-439. o l abbia guidi: i Greci potrebbero aver scoperto un accesso nelle invalicabili mura di Troia, vicino a un fico selvatico, o grazie a un indovino (chi ben conosce i responsi, cioè le profezie degli oracoli divini) o grazie al proprio istinto.

La luce del futuro - volume C
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Epica