La luce del futuro - volume C

Iliade Gustav Klimt, La musica, particolare, 1895. Audio LETTURA 5 10 Canta, o dea, l ira di Achille figlio di Peleo, rovinosa, che mali infiniti provocò agli Achei e molte anime forti di eroi sprofondò nell Ade, e i loro corpi fece preda dei cani e di tutti gli uccelli; si compiva così il volere di Zeus, dal primo istante in cui una lite divise l Atride, signore di popoli, ed Achille divino. Ma chi fu, tra gli dèi, colui che li spinse a contesa? Fu il figlio di Leto e di Zeus: adiratosi contro il re, scatenò sull esercito un morbo maligno, e la gente moriva, perché il figlio di Atreo non aveva fatto onore a Crise, 1. Peleo: re di Ftia, nella Tessaglia, e sposo di Teti, ninfa marina. 2. rovinosa Achei: l ira di Achille è funesta (rovinosa), perché determinerà il ritiro dell eroe dai combattimenti e un gran numero di morti tra i Greci (Achei), rimasti privi dell uomo più forte e valoroso. Con i nomi di Achei, Danai, Argivi (che dovrebbero riferirsi agli abitanti del Peloponneso) vengono indicati i popoli greci che presero parte alla guerra di Troia. In età storica sono detti Achei gli abitanti dell Acaia Ftiotide, nella Tessaglia meridionale, e dell Acaia situata nel Peloponneso settentrionale. 3. Ade: il regno dell aldilà, dominato dal dio Ade. 4-5. i loro corpi uccelli: i cadaveri insepolti erano preda di cani e avvoltoi. il volere di Zeus: Zeus, re degli dèi, aveva deciso di favorire i Troiani per accontentare Teti, madre di Achille (come viene narrato alla fine del libro I); in tal modo i Greci si sarebbero accorti che senza Achille sarebbe stato impossibile vincere la guerra. 7. l Atride: Agamennone, figlio di Atreo, è il comandante della spedizione greca a Troia. Atride è un patronimico, cioè un espressione con cui si indica una persona attraverso il suo legame con il padre. 9. il figlio di Leto e di Zeus: il dio Apollo, figlio di Latona (Leto) e Zeus. 10. un morbo maligno: una pestilenza. 11. Crise: è un troiano, sacerdote del dio Apollo; egli prova a ottenere da Agamennone la restituzione della figlia Criseide, bottino di guerra del re, in cambio di un ricco tesoro; respinto e offeso dal comandante dei Greci, invoca Apollo, che, per punire l empietà commessa contro il sacerdote, scatena una pestilenza tra i Greci. Agamennone, pressato dall indovino Calcante, finirà per restituire a Crise la figlia in modo da far cessare l ira di Apollo e la pestilenza, ma a condizione di avere al posto della sua schiava la bella Briseide, assegnata invece ad Achille. 119 IL I primi versi del poema contengono il proemio: il poeta chiede ispirazione alla musa Calliope per cantare il tema centrale dell opera, l ira di Achille, con tutte le conseguenze che essa avrà sulla guerra. L indagine sull origine del sentimento di Achille spinge il poeta a narrare gli antefatti: il troiano Crise, sacerdote di Apollo, si è recato presso le navi dei Greci per chiedere, in cambio di un grande riscatto, la restituzione della figlia Criseide, fatta schiava in un attacco. Il rifiuto offensivo di Agamennone, che ha avuto la donna come bottino di guerra, induce Crise a invocare la punizione di Apollo, che scatena una pestilenza nell accampamento degli Achei. CLASSICO TRATTO DA: Iliade, libro I, vv. 1-52

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Epica