2. GLI ANTEFATTI

Pierre-Narcisse Guérin, La morte di Priamo, 1817 ca. precisamente durante i cinquantuno giorni del decimo anno del conflitto che vanno dalla pestilenza scoppiata nel campo greco ai funerali di Ettore, il più valoroso dei guerrieri troiani. 2. GLI ANTEFATTI Il rapimento di Elena A portare le armate greche lontano dalla patria, secondo la tradizione, fu un motivo passionale: ricondurre in patria la bellissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, fuggita a Troia insieme a Paride Alessandro, figlio del re di Troia, Priamo. La colpa di Paride era duplice: oltre ad aver compiuto il rapimento, aveva violato le leggi dell ospitalità, approfittando della permanenza presso la reggia di Menelao a Sparta per sedurne la moglie. La gara di bellezza L antefatto, però, risale ancora più indietro nel tempo rispetto al rapimento di Elena, cioè alle nozze di Peleo e Teti: la dea Eris (che in greco significa discordia ), non invitata al banchetto nuziale a causa del suo carattere litigioso, decise di vendicarsi gettando nel bel mezzo dei festeggiamenti una mela d oro (il famoso pomo della discordia ) recante la scritta «Alla dea più bella . La questione aperta suscitò un aspra contesa soprattutto tra Atena, Era e Afrodite, ciascuna convinta di avere diritto al titolo. Evidentemente imbarazzati, gli dèi decisero di rivolgersi a un mortale, Paride, che venne scelto come giudice in quella che si configurava come un autentica gara di bellezza. Figlio di Priamo ed Ecuba, Paride era stato abbandonato dai genitori alla nascita, perché la madre aveva sognato di partorire una fiamma che avrebbe incendiato Troia. Benché l oracolo, interrogato sul significato del sogno, avesse ordinato 105

La luce del futuro - volume C
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Epica